L’apprendimento plurilingue per percorsi didattici senza frontiere tra Italia, Austria e Slovenia è stato il tema della due giorni organizzata a Udine nell’ambito di Educare senza Confini (ESCO). Un progetto transfrontaliero che, ha spiegato l’assessore all’Istruzione Roberto Molinaro questa mattina, intervenendo nell’auditorium della Regione in apertura della seconda giornata di lavori moderata dal dottor Bruno Forte, “ha l’ambizione di costruire un rapporto più solido tra i sistemi scolastici di questi paesi, al punto che uno degli esiti già immaginati è la maturità trilingue”.
L’assessore, che ha portato il saluto delle istituzioni assieme al professor Heimo Senger, dell’Università di Villaco, a Natasha Potocnik, dell’Autorità scolastica slovena ed al professor Giorgio Ziffer dell’Università di Udine, ha ribadito la centralità del plurilinguismo in Friuli Venezia Giulia, “una quotidianità per noi perché non riguarda solo lo studio nelle scuole di altre lingue comunitarie, ma anche quello del friulano, che il nostro ordinamento prevede di tutelare come le altre lingue minoritarie del territorio”. Una strategia profondamente sentita, di cui questi due giorni di lavoro che hanno coinvolto docenti ed esperti di plurilinguismo rappresenta, ha osservato Molinaro, un momento dal duplice significato: di approfondimento, incentrato sulle relazioni che si susseguiranno nel corso della giornata, e di prospettiva futura, dal momento che l’ambizione condivisa dagli attuatori del progetto è la sua trasformazione in un patrimonio della scuola nel suo complesso. Un processo che deve coinvolgere i ragazzi sin dalla prima infanzia, ha osservato nel suo intervento Benedetta Bassetti, dell’Università di York (Inghilterra), e portare gli studenti a conoscere bene, ha indicato Ziffer, almeno altre due lingue oltre a quella madre, notando che anche l’italiano deve essere oggetto di studio e sottolineando l’importanza di conoscerne la struttura grammaticale e la storia, oltre che la vicinanza alle altre lingue europee. “Con l’obiettivo di un plurilinguismo reale – ha osservato Molinaro – a partire da oggi abbiamo introdotto una novità e allargato, d’intesa con i colleghi austriaco e sloveno, la partecipazione al progetto alle associazioni dei genitori che si occupano di scuola, nella nostra realtà regionale portatori di un apporto concreto all’offerta formativa”. Per questo vorremmo fare anche con loro un pezzo di strada – ha continuato l’assessore – perché alla fine l’obiettivo è dare a tutti un habitus culturale e mentale che porti alla consapevolezza di essere in una parte d’Europa dove la dimensione plurilingue diventerà un elemento importante del successo nell’attività scolastica”.
Obiettivo centrale di questo lavoro è far si che “la scuola diventi sempre più europea”, una finalità che ha indotto “la Regione a sostenere e portare avanti il progetto assieme alle scuole partner su un percorso che è determinata a continuare”.Da questo concetto a quello dell’essenzialità del plurilinguismo specialmente nell’area transfrotaliera il passo è breve “anche per costruire quelle relazioni interpersonali che, a partire dal coinvolgimento dei docenti passi, attraverso i ragazzi, a quello delle famiglie, in una dimensione plurilingue costruita dal basso e veramente europea” ha concluso Roberto Molinaro.
FONTE AGENZIA REGIONE CRONACHE FRIULI VENEZIA GIULIA