11/06/2024

Per evitare la diffusione di informazioni errate rispetto all’assenza dell’elettrodotto Udine Ovest – Redipuglia nell’elenco delle opere PCI (Progetti di Interesse Comunitario) della Commissione Europea, Terna (gestore delle rete elettrica nazionale) precisa che non è vero che l’opera è stata “esclusa” dall’elenco dei PCI della Commissione Europea: è stata Terna a non candidarla e non è vero che l’opera è stata valutata “scarsamente strategica” dalla Commissione Europea: l’appartenenza di un progetto all’elenco PCI qualifica la sua possibilità di accedere a un finanziamento europeo, non la sua strategicità. I Progetto di Interesse Comunitario sono stati introdotti dalla Commissione Europea, per finanziare l’implementazione di interventi strategici per i Paesi membri, il cui elenco viene definito ogni due anni attraverso la valutazione di candidature di soggetti proponenti. Terna ha candidato propri interventi sulla rete elettrica nazionale sia nella prima lista PCI (richiesta di candidature da parte della Commissione Europea a fine 2012 e approvazione l’elenco a ottobre 2013), sia per la seconda lista PCI (candidature inviate a dicembre 2014 e approvazione dell’elenco avvenuto ieri). Nella candidatura per la prima lista PCI, la Udine Ovest era stata inclusa poiché – al momento dell’invio candidature a fine 2012 – l’intervento stava affrontando il procedimento autorizzativo. Il 31 gennaio 2013 l’importanza e l’urgenza dell’elettrodotto sono stati evidenziati dall’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, che lo ha inserito tra le opere prioritarie per la riduzione del costo dell’energia per gli utenti e per la sicurezza contro il rischio di disservizi, indicando quale data obiettivo per l’entrata in esercizio la fine del 2016. Nel marzo del 2013 la linea Udine Ovest Redipuglia ha ricevuto l’autorizzazione unica da parte del Ministero dello Sviluppo Economico. Terna ha così potuto procedere con la progettazione esecutiva e l’assegnazione degli appalti dei lavori, per aprire nel più breve tempo possibile i cantieri. Le tempistiche di verifica della finanziabilità da parte della Commissione Europea (elenco atteso per fine 2013) erano evidentemente incompatibili con l’urgenza di realizzazione dell’intervento. Per queste ragioni, quando la Commissione Europea ha richiesto a fine del 2014 le candidature per la seconda lista PCI, l’elettrodotto non è stato incluso nell’elenco delle opere candidate, essendo già in avanzata fase esecutiva e interamente finanziato. Terna ricorda che l’elettrodotto “Udine O.-Redipuglia” è indispensabile per risolvere i rischi di disalimentazione della rete elettrica friulana, a fronte di consumi dei friulani più che raddoppiati negli ultimi trent’anni. L’investimento Terna, di 110 milioni di euro, mira a far risparmiare oltre 60 milioni di euro all’anno, grazie all’aumentata sicurezza del sistema elettrico, allo sbottigliamento di 600MW di capacità già oggi disponibile nelle centrali di Torviscosa e Monfalcone, all’aumentata capacità di approvvigionamento dall’estero e minori costi per imprese e cittadini. Grazie ai 40 km della nuova linea sarà possibile demolire 110 km di vecchie linee (400 tralicci) in 30 Comuni della bassa friulana, liberando 367 ettari di territorio liberato dalla servitù di elettrodotto con benefici per 680 edifici oggi collocati a 100 metri dalle linee che saranno demolite.

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