Il mondo del Web può offrire molte opportunità per le aziende, in particolare nel campo dell’e-commerce. Ma c’è anche qualche insidia dalla quale è opportuno tutelarsi, combattendo le possibili frodi (e i pericoli) in Rete.
Attorno alle nuove tecnologie digitali è ruotato il dibattito del secondo convegno promosso dalla Direzione centrale risorse agricole forestali e ittiche della Regione nel contesto di Agriest 2017. “Il mondo dell’agricoltura, il web, i nuovi canali di comunicazione”: questo il titolo dell’appuntamento, moderato dal giornalista Adriano Del Fabro e che ha portato in Fiera alcuni esperti, pronti a confrontarsi sulla tematica. Il Programma di Sviluppo Rurale – ha annunciato in apertura dei lavori Serena Cutrano, Autorità di Gestione del Psr Fvg – ha, tra le sue finalità, anche quella di “accompagnare” gli agricoltori a soluzioni innovative nella vendita dei prodotti: il web è una di queste.
Basta snocciolare qualche dato per capire la portata degli affari legati all’agroalimentare su Internet. Secondo l’Osservatorio e commerce B2C promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm, nel 2016 l’e-commerce B2C “Food & Grocery” ha generato un volume pari a 575 milioni di euro, con un aumento del 30% rispetto all’anno precedente.
Il 90% degli acquisti è rappresentato dall’alimentare, per una quota di 518 milioni di euro (+27 sul 2015); l’e-commerce in Italia nel Food nel 2016 ha avuto un’incidenza pari a 241 milioni di euro (+17%) e rappresenta il 47% del valore dell’agroalimentare online. Il 90% degli acquisti è incluso nel settore food e il 10% al wine. Significativi anche i riscontri di chi sceglie i nuovi mezzi per acquistare: il giro d’affari è pari a 100 milioni fra smartphone (17%, con un incremento del 50% rispetto al 2015) e tablet (8%). Il settore incide per lo 0,35% sui 20 miliardi generati dagli acquisti online lo scorso anno in Italia nel B2C.
A raccontare, poi, un’esperienza di e-commerce significativa è stata l’azienda agricola Loner di Ariis di Rivignano, che opera nel comparto dei prodotti ortofrutticoli. L’impresa, dal 2003, ha deciso di abbracciare una nuova filosofia: dopo aver creato il sito internet, negli anni ha sviluppato il portale www.melabio.it dove gli utenti, dopo aver effettuato l’iscrizione, oltre a informazioni sui prodotti possono anche ordinarli e riceverli direttamente a casa, con 1.200 indirizzi mail di possibili clienti che ha ampliato il giro d’affari aziendale.
Non poteva mancare un accenno alla tutela della qualità e alla repressione frodi dei prodotti agroalimentari. A parlarne è stato Stefano Vaccari, Capo dipartimento dell’ICQRF (Ispettorato centrale della tutela della qualità e repressione frodi dei prodotti agroalimentari): «Le merci, alla pari dei consumatori, sono diventate sempre più “veloci”. Voglio sfatare un mito: Internet è un mercato ordinario e normale. C’è la necessità di un cambio culturale in questo senso, superando eventuali diffidenze. E ricordo che esistono modi per proteggere i prodotti su Internet: su Alibaba, Ebay e Amazon, che noi controlliamo, è spiegato perfettamente come tutelarsi».