26/08/2024

La violenza sulle donne deve essere arginata e lo si può fare continuando a attivare progetti di informazione, educazione e prevenzione sul nostro territorio, che raggiungano il maggior numero di cittadini possibile promuovendo, su più livelli, azioni di alfabetizzazione per riconoscere la violenza di genere, aprendo punti informativi e diffondendo messaggi chiari e facilmente condivisibili. In questo contesto, in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne del 25 Novembre, il Meeting Place Tiare Shopping di Villesse (GO) ha avviato una serie di iniziative per sensibilizzare il territorio su un tema di fondamentale importanza sociale che vedono il Centro collaborare con il Comune di Villesse che ha promosso l’iniziativa Contro la violenza…a Villesse facciamo squadra cui partecipano l’AUSER Territoriale Isontino e l’associazione “Da donna a DONNA” di Ronchi dei Legionari, che da anni porta avanti progetti per far conoscere, combattere e prevenire la violenza di genere e le cui attività sono realizzate con il contributo del Servizio Politiche alla Famiglia della Regione Friuli Venezia Giulia nell’ambito delle “Iniziative speciali volte a contrastare la violenza di genere nei confronti delle donne”. 

Accanto al Tiare Shopping anche la Polizia di Stato, che sta portando avanti il progetto “…Questo non è Amore” anche nella nostra regione.

Presentata da Giuliana Boiano, Direttore del Meeting Place Tiare Shopping di Villesse (GO); Laura Maria Weffort, Assessore alle Pari Opportunità del Comune di Villesse; Lindita Hasani, Operatrice dell’Associazione “Da donna a DONNA” e da Gennaro D’Agnese, Primo Dirigente della Polizia di Stato la campagna di sensibilizzazione multicanale ha coinvolto il Tiare Shopping e i tenants in esso insediati e, grazie alla sinergia con il Comune di Villesse, anche attività commerciali site nel centro di Villesse, associazioni e realtà del territorio quali la biblioteca e la Consulta Giovani di Villesse. Infine, pure rappresentanti del Friuli Venezia Giulia e nazionali del mondo delle Istituzioni, della cultura, dell’intrattenimento e dello sport. 

Ecco le azioni messe in campo da un lato per sensibilizzare tutta la regione, a partire dai visitatori del Centro mantenendo viva l’attenzione sul problema e dall’altro per dare alle vittime il coraggio di denunciare garantendo loro una rete di sostegno adeguata.

All’interno della galleria del Meeting Place Tiare Shopping, da alcuni giorni, sono state posizionate riproduzioni giganti che richiamano le celebri “Scarpette rosse” di  Elina Chauvet, l’artista messicana che nel 2009 creò l’installazione “Zapatos Rojos” in una piazza di Ciudad Juarez, ispirandosi alla tragica morte della sorella per mano del marito. L’esposizione di decine di paia di scarpe da donna rosse in piazze o luoghi pubblici è diventata, da allora, il simbolo della protesta contro il femminicidio in numerose Nazioni.

L’Associazione “Da Donna a DONNA” è una OdV costituita a Ronchi dei Legionari (GO) nel 1997 il cui principale impegno è dare sostegno e assistenza alle donne che subiscono violenza in tutte le sue forme. Fa parte della rete nazionale D.i.Re – Donne in rete contro la violenza, che conta 84 organizzazioni, 103 centri antiviolenza e 52 case rifugio. Dal 2016 al 2021 sono state ben 1088 le donne accolte dal Centro Antiviolenza “Da donna a DONNA”.

La Polizia di Stato è da sempre un alleato importante per la lotta contro la violenza di genere impegnandosi sia per la tutela delle vittime sia per la riduzione delle recidive: dall’allestimento di spazi idonei dedicati alle fasce deboli dove essere accolti e ascoltati da personale formato e specializzato fino alla sottoscrizione di  protocolli con servizi sociali e sanitari attraverso i quali accompagnare gli autori di violenze in un’opera di riconoscimento delle proprie responsabilità e di attuazione di strategie per il controllo della rabbia. 

Il 25 novembre è la Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, istituita nel dicembre 1999 dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite con l’invito ai governi, alle organizzazioni internazionali e alle ONG di organizzare attività di sensibilizzazione sul tema che tocca “qualsiasi atto di violenza di genere che si traduca o possa provocare danni o sofferenze fisiche, sessuali o psicologiche alle donne, comprese le minacce di tali atti, la coercizione o privazione arbitraria della libertà, sia che avvengano nella vita pubblica che in quella privata”. La risoluzione inserisce questo tema nella più ampia questione dei diritti umani, sottolineando come la violenza contro le donne sia un ostacolo al raggiungimento dell’uguaglianza, dello sviluppo e della pace. La data è stata scelta perché in questo giorno nel 1960 Rafael Leonidas Trujillo, dittatore della Repubblica Dominicana, fece torturare e assassinare tre delle quattro sorelle Mirabal (Patria, Minerva e Maria Teresa) che militavano nella resistenza antitrujillista e lottavano in prima persona per i diritti delle donne con il nome in codice di “farfalle”. Già nel 1980 in occasione dell’Incontro Internazionale Femminista in Colombia si scelse questo giorno come simbolo della violenza fisica e psicologica su donne e bambine proprio per commemorare l’episodio dominicano. 

L’arancione è solitamente utilizzato come colore di identificazione della campagna che ogni anno concentrata su un tema particolare e che dal 2014 ha assunto come slogan “Orange the World”. In Italia, e in molti altri Paesi, si utilizza invece il colore rosso che richiama l’installazione di Elina Chauvet. 

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