29/11/2023

“Stiamo lavorando intensamente sulla candidatura e stiamo confezionando un dossier che sarà tra i più interessanti degli ultimi anni per quello che riguarda il nostro Paese”. Lo ha detto la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, che a Bergamo, presente il sindaco, Giorgio Gori, ha sottoscritto assieme al sindaco di Palmanova,
Francesco Martines, il protocollo d’intesa nazionale a sostegno della candidatura finalizzata a iscrivere nella Lista del patrimonio mondiale dell’Unesco un nuovo sito transnazionale,
denominato “Le opere di difesa veneziane tra XV e XVII secolo”.

Promotore e capofila del progetto è il Comune di Bergamo. Vi avevano già aderito la Regione Lombardia e la Provincia di Bergamo. Nei prossimi giorni si completerà il mosaico delle firme
a sostegno della candidatura con la sottoscrizione della Regione Veneto, del Comune di Venezia e di quello di Peschiera.

Il sito è rappresentativo del più complesso sistema difensivo progettato e costruito dalla Serenissima Repubblica di Venezia tra il XV ed il XVII secolo per controllare i suoi territori e le tratte commerciali che si estendevano fino al Medio Oriente.
Tra le fortificazione per quanto riguarda il Friuli Venezia Giulia c’è la città stellata di Palmanova, edificata dai veneziani nel 1593.

“E’ un progetto ambizioso, perché questa candidatura abbraccia oltre mille chilometri di territorio, tre nazioni, altrettante regioni italiane e ben 11 città, suggella i rapporti già buoni
del Friuli Venezia Giulia con la Croazia e rafforza i legami che si stanno costruendo con il Montenegro”, ha sottolineato la presidente Serracchiani, riferendosi al coinvolgimento di Italia (nella veste di capofila), con Bergamo, Peschiera del Garda, Palmanova e Venezia; della Croazia, con Zara, Sebenico, Curzola e Lesina; del Montenergo, con Cattaro, Perasto e Dulcigno.

“Siamo nelle fasi conclusive di un lavoro iniziato nel 2007 – ha affermato il sindaco di Bergamo Giorgio Gori – che ha attraversato diverse amministrazioni e richiesto un grandissimo impegno. Si tratta di una candidatura eccezionale per via della
sua natura transnazionale, tanto complessa quanto affascinante alla luce della eredità storica del secolo scorso. Questa è una candidatura di pace e di cooperazione”.

“Abbiamo sposato il progetto nel 2011 e lo abbiamo fatto con convinzione da subito”, ha ricordato il sindaco di Palmanova Francesco Martines. “Solo 20 anni fa Palmanova contava 5.000 abitanti e ben 5.500 militari, dislocati nelle tante caserme del nostro territorio. La nostra città, e la candidatura a patrimonio Unesco lo sottolinea con forza, può avere un futuro legato al turismo storico e culturale”.

In proposito Martines ha anche annunciato che il 9 e 10 ottobre avrà luogo un convegno internazionale a Palmanova, organizzato in collaborazione con l’Ordine degli Architetti, per immaginare la rigenerazione urbana dei centri storici e delle caserme di Palmanova: “vi parteciperà anche il ministro Dario Franceschini”.

Il percorso verso la presentazione della candidatura proseguirà il 28 e il 29 settembre con un incontro tra tutti i partner, passaggio fondamentale in vista della chiusura del dossier
prevista entro la metà di dicembre. Gli uffici Unesco di Parigi riceveranno entro il 1 febbraio il progetto definitivo: partirà poi il lavoro istruttorio di 18 mesi, un iter destinato a sancire
l’esito finale della candidatura a patrimonio Unesco.

FONTE ARC

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