Dopo tre anni di disastri che hanno devastato il sistema regionale delle cooperative, la presidente della regione Debora Serracchiani, solo oggi, chiede al Governo Gentiloni di mettere mano al sistema della vigilanza e del prestito sociale, distinguendo tra le cooperative e quelle fasulle. Ad attaccare questa siderale ipocrisia è il capogruppo pentastellato in consiglio regionale, Cristina Sergo, commentando le ultime esternazioni della Serracchiani.
Sergo sottoliena che la presidente “continua a fingere di non sapere o non capire quali siano state le responsabilità della Regione in questa vicenda. Eppure non ci vuole tanto; basterebbe dare un’occhiata alla legge regionale o – almeno – accorgersi che esiste già e che se qualcuno l’avesse applicata forse non si arrivava a questo punto”…”Serracchiani deve avere il coraggio di dirlo anche ai soci risparmiatori che ci hanno rimesso il prestito sociale”.
“È doveroso ricordare per l’ennesima volta quanto sia stato grave che un’amministrazione regionale non abbia esercitato il proprio potere di vigilanza, né nelle modalità né nei tempi previsti dalla legge. Nel caso di CoopCa – tanto per fare un esempio lampante – per mesi alcuni componenti del cda coinvolti nell’indagine sono stati lasciati tranquillamente al loro posto, nonostante le legittime richieste di avvicendamento avanzate dai soci. Eppure la Legge Regionale permetteva di agire anche in questo caso ma non si è fatto”.
“Serracchiani dica piuttosto ai soci prestatori quando potranno rivedere i soldi andati in fumo, tuona il pentastellato.Sia a Trieste che a Tolmezzo c’è ancora gente che aspetta. Neppure sul lato dell’Isee che penalizza i soci è stato fatto qualcosa. “Noi abbiamo riportato la vicenda all’attenzione del Consiglio regionale con una mozione – chiosa Sergo- ma deve essere il governo a muoversi!”