26/03/2024

Intesa Sanpaolo e Confindustria Udine hanno siglato un importante accordo per la crescita

delle imprese del territorio. L’accordo basato sul percorso congiunto in corso con Confindustria nazionale “Competitività, Innovazione, Sostenibilità”, mette a disposizione delle imprese del Friuli Venezia Giulia 3,2 miliardi di euro per promuovere l’evoluzione del sistema produttivo su questi tre driver fondamentali per la crescita e in coerenza con il PNRR.

Il plafond verrà destinato alle necessità di intervento di liquidità ancora esistenti nel sistema produttivo, proponendo contemporaneamente delle soluzioni opportunamente studiate per riequilibrare la struttura dei debiti esistenti.

Più in dettaglio, digitalizzazione e innovazione, rafforzamento della struttura finanziaria e patrimoniale, potenziamento delle filiere, sostenibilità sono al centro dell’accordo In una logica di superamento delle misure straordinarie adottate nel corso della pandemia.

Intesa Sanpaolo mette a disposizione delle imprese delle linee di finanziamento dedicate a sostenere investimenti in tecnologie innovative, brevetti e know-how, sia per la realizzazione di nuovi prodotti, processi produttivi e servizi innovativi che per l’arricchimento del contenuto tecnologico di prodotti, processi e servizi esistenti. Intesa

Sanpaolo metterà inoltre a disposizione il proprio network di specialisti.

Le imprese verranno accompagnate nell’utilizzo di strumenti innovativi che affiancano il credito bancario anche grazie ad iniziative di comunicazione, formazione e informazione, sul tema della diversificazione delle fonti finanziarie e del rafforzamento del patrimonio aziendale, anche attraverso l’accesso ai mercati dei capitali e canali finanziari alternativi e mediante l’utilizzo dei nuovi strumenti finanziari sviluppati con le risorse del PNRR e facendo leva sugli incentivi fiscali messi a disposizione tempo per tempo dal Governo.

L’Accordo prosegue la collaborazione già avviata con Confindustria anche con il protocollo specifico nell’ambito del programma “Sviluppo Filiere” di Intesa Sanpaolo, che sarà esteso a nuovi comparti produttivi garantendo lo sviluppo sostenibile, inclusivo e d’eccellenza, per incrementare occupazione e investimenti.

Dall’avvio del programma nel 2015, Intesa Sanpaolo in Friuli Venezia Giulia sostiene 24 filiere, coinvolgendo oltre 350 fornitori con un giro d’affari complessivo di 6,2 miliardi di euro.

Verrà inoltre realizzato e diffuso il progetto Filiere Sostenibili, volto alla sensibilizzazione del capo-filiera sui temi della sostenibilità, con la finalità di promozione, di attenzione e interesse alla sostenibilità ambientale lungo l’intera filiera generando e lavorando sulle “Filiere Green”.

Intesa Sanpaolo ha attivato già nel 2020 un plafond da 2 miliardi di euro per i nuovi S-Loans, una linea specifica di finanziamenti, che si affianca al plafond di 8 miliardi destinato a investimenti in Circular Economy, volti a supportare le iniziative delle imprese verso la transizione sostenibile. Dalla loro introduzione e fino alla fine di marzo 2021, Intesa Sanpaolo ha erogato oltre 30 milioni di euro. Intesa Sanpaolo e Confindustria Udine si impegnano ad adottare e promuovere azioni a sostegno dell’occupazione, della formazione e della continuità aziendale, in particolare della gestione del passaggio generazionale, incentivando l’imprenditoria femminile e lo smart working.

Secondo Anna Mareschi Danieli, vicepresidente di Confindustria Udine , i prossimi anni saranno decisivi per l’Italia, ma anche per l’economia della provincia di Udine. Il PNRR potrà favorire un intenso processo di riforme per poter rilanciare gli investimenti, “ma nessun cambiamento è fattibile senza un rafforzamento della patrimonializzazione delle nostre imprese. È anche questa una trasformazione di cui dobbiamo essere protagonisti. Lo deve essere il sistema bancario, ma dobbiamo esserlo anche noi imprese, mettendoci in discussione con nuovi strumenti e strategie, ragionando in una logica di filiera per fare massa critica su obiettivi comuni”.

“Le grandi imprese – sottolinea Massimiliano Zamò, vicepresidente di Confindustria Udine, delegato alla Piccola industria -, più solide e strutturate, possono contare maggiormente su risorse finanziarie proprie, mentre per le più piccole il credito rappresenta una leva fondamentale per innovare, che è l’unica via per crescere ed essere competitive. Per farlo, servono cultura finanziaria, un rapporto sempre più stretto e collaborativo con le banche, maggior consapevolezza sui criteri di valutazione e merito creditizio e sugli strumenti di finanza innovativa. È cruciale anche ragionare in un’ottica di filiera, all’interno della quale i player industriali di dimensioni maggiori possono fare da driver anche per le Pmi”.

“Il nostro Gruppo conferma e rafforza l’attenzione nei confronti del tessuto produttivo della provincia di Udine – dichiara Francesca Nieddu, direttore regionale Veneto Est e Friuli Venezia Giulia Intesa Sanpaolo -. Gli elementi alla base di questo accordo rientrano nell’ambito del nostro impegno complessivo ad attivare, nell’arco del PNRR, erogazioni a medio-lungo termine per oltre 410 miliardi di euro, di cui 120 destinati alle PMI”.

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