Tasse alte, adempimenti asfissianti, affitti che strozzano e la concorrenza dei centri commerciali, vista la situazione dipinta dalle statistiche di tutta la nazione. A Milano non ce la fanno nemmeno gli esercizi commerciali a due passi dal Duomo. A Genova i cinesi sostituiscono le vetrine storiche della città. Serrande abbassate, non per questione di orario, giorno o stagione, sono calate perché i proprietari non ce la fanno più.
Un allarme che sbaglieremmo a considerare affare dei commercianti. I negozi, soprattutto le piccole botteghe, fanno parte del panorama e dell’identità delle nostre città. Senza le insegne illuminate, senza le vetrine che ci distraggono e ci accompagnano, si spengono le luci e anche la vita delle strade. I negozi sono un presidio che assicura la cura e la pulizia delle vie. Un fondamentale luogo d’incontro. Per parlare, scambiare non solo merci, ma anche notizie sulla vita dei quartieri e dei suoi abitanti. Sono un conforto, una compagnia per chi vive in solitudine.
La buona notizia arriva da Codroipo, caso più unico che raro, presenta un bilancio statistico tra le attività dismesse e quelle aperte o riaperte, a favore di quest’ultime. Inaugurazioni di nuove attività, in sostituzione di vecchie e obsolete botteghe nel centro cittadino, sono quasi un appuntamento settimanale.
L’ultima in ordine di tempo, in piazza della Legna dove ha aperto i battenti una gastronomia che dopo aver ricevuto la benedizione di padre Daniele Morettin, ha proposto subito le pietanze tipiche della cucina italiana, conseguendo un successo strepitoso.
Innegabile che anche a Codroipo alcuni stranieri siano arrivati per proporre servizi che un tempo erano svolti da concittadini come la sartoria cinese, la parrucchiera giapponese o il kebab arabo, ma moltissime sono le attività che alcuni giovani hanno iniziato nel settore dell’abbigliamento, cartolerie e anche della ristorazione.
Negli ultimi anni una serie di cartelli affittasi, vendesi e cedesi attività, sono stati rimossi per dare spazio a negozi di commercianti e centri servizi. Una statistica che lascia a bocca aperta e che trova giustificazione nel progressivo aumento della popolazione residente, proveniente dalle città italiane, che fuggono dal caos e dalla desolazione di traffico e centri sprangati, per risiedere a una ventina di minuti dal centro di Udine, di Pordenone, di Palmanova o di Portogruaro.
Tutti i servizi sono disponibili a Codroipo, dai collegamenti ferroviari agli autobus e qualsiasi necessità è risolvibile nel tempo necessario da Udine sud, per raggiungere Udine nord.
La sistemazione delle strade, delle scuole, compresi gli istituti superiori di diversi indirizzi, delle palestre, della piscina, rendono Codroipo un centro raffinato ed elegante, dove passeggiare, assaggiare un vino speciale, ma anche per un pranzo raffinato. Negozi di tutte le principali marche e parcheggi a pochi metri, che pensando ai grandi centri commerciali come a Martignacco, si percorre meno strada a girare tutta Codroipo un paio di volte.
All’interno del centro cittadino si trova un miscuglio di tradizione e tecnologie futuristiche, che compongono la vetrina ideale per una località tranquilla che non manca di organizzare eventi e occasioni importanti di tutti i generi, dalla cultura allo sport, dai musei alla fiera di san Simone, che attirano sia i residenti, sia i turisti.
L’inaugurazione della rosticceria – friggitoria in piazza della legna è stata l’occasione per l’assessore Flavio Bertolini e il sindaco di Codroipo Fabio Marchetti di sottolineare come la statistica e i risultati diano ragione agli sforzi fatti dall’amministrazione per agevolare la rinascita continua, al passo con i tempi, della città che vede sempre più giovani avventurarsi con fiducia nel mondo dell’imprenditoria. In questo caso parliamo di un vent’enne che, in completa autonomia, ha aperto la sua attività che darà anche lavoro ad altre persone.
Marco Mascioli