12/09/2024

La stabilità dei Balcani, la sicurezza sul confine, il tema della rappresentanza della minoranza linguistica slovena nel Parlamento italiano, il riconoscimento da parte dell’Unesco del territorio del Collio-Brda, la ricezione di TV Koper-Capodistria e la designazione della capitale europea della cultura a Gorizia-Nova Gorica o a Trieste/Pirano sono stati alcuni dei temi affrontati nel corso dell’incontro della sezione bilaterale di amicizia Italia-Slovenia, svoltosi alla Camera dei Deputati, alla presenza dell’Ambasciatore della Repubblica di Slovenia a Roma Tomaz Kunstelj. A fare gli onori di casa il presidente della sezione bilaterale on. Luigi Matteo Bianchi, assieme all’on. Debora Serracchiani e alla senatrice Tatjana Rojc.

Per Rojc, la stabilizzazione dell’area balcanica è il tema centrale per il futuro

dell’intera Europa. La senatrice, espressione della minoranza linguistica slovena in Italia, ha inoltre evidenziato che sul tema della rappresentanza si sta lavorando per trovare una soluzione nell’ambito della nuova legge elettorale mentre ha fortemente sostenuto la candidatura di Gorizia-Nova Goriza a capitale europea della cultura perché “rappresenta un grande valore simbolico” .

L’on Serracchiani ha evidenziato “l’importanza delle pattuglie miste sul confine italo-sloveno per garantire più sicurezza e gestire i flussi migratori” e ha sollecitato l’ambasciatore Kunstelj “a fare chiarezza sulle due candidature”, chiedendo quale delle due sia sostenuta dalla Slovenia. Serracchiani ha inoltre suggerito “la formazione di un gruppo di studio sul mercato del lavoro trasfrontaliero”. Entrambe le parlamentari del Pd del Fvg hanno ribadito l’importanza del riconoscimento da parte dell’Unesco del territorio confinario del Collio-Brda e la tutela del marchio della Ribolla gialla. Rojc ha inoltre avanzato “la necessità di sviluppare un rapporto tra le Valli della provincia di Udine e l’Alta Valle dell’Isonzo istituendo a tal fine una scuola superiore di lingue internazionali”. Inoltre, per Rojc è arrivato il momento “di un grande atto di pacificazione tra le due comunità nazionali attraverso la restituzione del Narodni dom, dato alle fiamme dagli squadristi nel 1920, e che dovrebbe avvenire in occasione del centenario, nel corso dell’incontro dei due Presidenti della Repubblica il prossimo 13 luglio a Trieste”.

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