14/09/2023

“Fabbricati fatiscenti, ruderi abbandonati, ammassi di lamiere e amianto. Così si presentano, nella maggior parte dei casi, le caserme dismesse che lo Stato
caserma_Piavevorrebbe affidare a Regione e Comuni. In Friuli Venezia Giulia abbiamo 1.157 alloggi demaniali vuoti, cui si aggiungono le caserme deserte. Ridicolo definire questi presidi come occasioni per riqualificare il territorio. Sono piuttosto delle polpette avvelenate che Roma finge di porgerci a titolo gratuito.
Addirittura in alcune circostanze lo Stato chiede anche il versamento di un pagamento per acquisire un bene inutilizzabile”.

Così Roberto Revelant, consigliere regionale di Autonomia Responsabile, a margine del confronto in IV Commissione, evidenziando che “ho portato il tema all’attenzione della Giunta regionale e l’assessore Santoro ha condiviso la mia posizione, ammettendo che le caserme dismesse sono spesso a tutti gli
effetti delle grane che vengono scaricate sulla Regione”.

Ancora Revelant: “In tutta Italia ci sono circa 3.300 alloggi demaniali vuoti. In Friuli Venezia Giulia ne b7c9fbbd76174478c55b1f07105ea82babbiamo circa un terzo. Si tratta di un’eredità pesante. Gli insediamenti militari hanno creato consistenti disagi in alcune zone, soprattutto in montagna: crollo del valore commerciale delle case confinanti, deterioramento del territorio, progressiva desertificazione di intere aree urbane”.
Ci sono strutture pericolanti, che necessitano di robusti interventi di messa in sicurezza e bonifica. Revelant ha chiesto alla Giunta di fare un censimento puntuale, individuare le aree riqualificabili e quelle in cui è necessario procedere con una demolizione, e chiedere allo Stato un contributo per gli
interventi necessari”.

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