Meolo – “Le nostre regioni, Friuli Venezia Giulia e Veneto, devono lavorare assieme per difendere il decentramento regionale, che al Nord Est non significa privilegi e men che meno sprechi, ma opere realizzate – come questo casello di Meolo – e da realizzare dimostrando a tutti il buon uso delle risorse pubbliche per opere che sono a servizio non solo dei nostri cittadini ma di tutta la comunità nazionale. Il confronto con il governo centrale deve esserci, ma esso deve essere serio e non una sterile affermazioni di principio: se non riparte il Nord Est con tutte le sue potenzialità economiche, non ripartirà neppure il resto del Paese”.
Sono parole decise quelle che il presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, Renzo Tondo, ha pronunciato oggi in occasione dell’inaugurazione del nuovo casello di Meolo (Venezia ) sulla
A4, opera strettamente legata alla realizzanda terza corsia, alla quale è intervenuto assieme all’assessore alle infrastrutture e commissario per la terza corsia, Riccardo Riccardi, e
all’assessore regionale alle Finanze, Sandra Savino.
Tondo ha anche affermato che “nonostante tutti gli attacchi subiti, abbiamo reagito e realizzato o avviato opere importanti: non solo non abbiamo nulla da rimproverarci, ma abbiamo anche l’orgoglio di poter dire che come commissari per la terza corsia,
sia io sia l’assessore Riccardi che mi è succeduto, abbiamo rinunciato a qualsiasi compenso”.
E a proposito della figura del commissario il presidente ha sostenuto che “se non ci fosse stato non avremmo potuto realizzare nulla: per questo il governo nazionale deve comprenderne l’utilità e garantirne la prosecuzione del mandato”.
Sui finanziamenti per la terza corsia il capo del governo regionale ha difeso la scelta del finanziamento in proprio: “se avessimo atteso i soldi da Roma – ha affermato – non saremmo mai partiti. Le nostre due Regioni, attraverso Autovie Venete, hanno invece attuato dei piani finanziari credibili e i risultati concreti si vedono”.
Commentando poi a margine il problema del rinnovo del mandato del commissario, il presidente Tondo ha voluto ringraziare i tanti Parlamentari sia del Veneto che del Friuli Venezia Giulia che hanno capito l’importanza di questa figura e il ruolo fondamentale svolto, favorendone la prosecuzione con opportuni interventi alla Camera e al Senato della Repubblica.
Da parte sua l’assessore Riccardo Riccardi ha inquadrato il nuovo casello di Meolo (“atteso da 40 anni e che è la porta del futuro, in grado di convogliare il grande traffico che interessa sia le
aree produttive che il turismo verso le spiagge dell’alto Adriatico”) nelle cose avviate dalla struttura commissariale dal 2008 a oggi.
“In 4 anni – ha affermato – abbiamo avviato cantieri per 750 milioni di euro, gestito circa 1800 pratiche di esproprio, rimosso 400 interferenze; abbiamo avviato la Villesse-Gorizia,concluso la A28 Portogruaro-Pordenone-Conegliano con le bretelle per la SS 13; avviato la realizzazione della terza corsia da Mestre a San Donà di Piave, ora siano al progetto definitivo del tratto Gonars-Villesse e alla progettazione degli altri tratti mancanti (San Donà-Tagliamento, Tagliamento-Gonars); stiamo lavorando assieme al Veneto anche sui grandi tracciati europei verso Est e Nord-Sud”.
Riccardi ha ringraziato nell’occasione quanti – istituzioni regionali e locali, cittadini espropriati, imprese e maestranze, i tecnici – hanno lavorato e si stanno impegnando per favorire la
realizzazione delle opere in programma; e i parlamentari che si sono impegnati per il proseguimento della gestione commissariale.
Alla cerimonia erano presenti e sono intervenuti anche il presidente del Veneto, Luca Zaia, e l’assessore alle infrastrutture, Renato Chisso. Anche da parte loro soddisfazione per l’opera aperta oggi e l’impegno per proseguire con tutte le altre opere in programma, lavorando in sinergia con il Friuli Venezia Giulia.
fonte ARC/NNa
CASELLO SILENZIATO DA UN INNOVATIVA BARRIERA SPAV
Terza Corsia, Casello di Meolo:
all’inaugurazione di domani anche il “battesimo” della speciale barriera fono-assorbente made in Friuli
L’inedita opera è stata studiata e progettata per 4 anni
dalla SPAV Prefabbricati
La società di Martignacco in decisa ripresa nonostante la crisi dell’edilizia grazie a investimenti in ricerca e innovazione
A breve l’inaugurazione anche di un’altra opera della Spav
(9 milioni di euro) a Remanzacco al centro commerciale Buonacquisto
E’ tutta friulana la speciale barriera fono-assorbente “scudo” impiegata per il nuovo Casello di Meolo, realizzato nell’ambito dei lavori per la terza corsia e in apertura da domani. Ad aggiudicarsi l’opera che proteggerà acusticamente il casello (che connetterà l’autostrada con la “Treviso Mare” e, in futuro, all’Autostrada del Mare per Jesolo) la Spav Prefabbricati di Martignacco, storica azienda che oggi combatte la crisi investendo in ricerca, guadagnandosi persino un segno più sul fatturato nonostante il periodo di forte crisi per il settore edile.
“Dopo aver superato gli effetti negativi di una congiuntura mondiale fortemente avversa conferma il presidente della Spa Roberto Turello – siamo ora in pieno rilancio. La nostra azienda, fortemente radicata nel territorio, dal 1960 opera nel ramo dell’edilizia prefabbricata investendo in tecnologie produttive ed innovazione nei materiali, con un’attenzione all’estetica e al design collaborando con una realtà di fama mondiale quale lo studio Archea di Firenze. Negli ultimi anni abbiamo concentrato i nostri sforzi diversificando ed ampliando i settori di competenza, focalizzando le risorse impegnate in ricerca e sviluppo nel settore della viabilità creando un prodotto innovativo e fortemente richiesto dal mercato quali le barriere fonoassorbenti denominate “Scudo”.
Una scelta che si è rivelata lungimirante: la società di Martignacco ha infatti deciso di investire in ricerca proprio nel momento più buio della crisi per affrontarla giocando in anticipo. Domani si terrà il “battesimo” di questa nuova tecnologia che ha impegnato il gruppo di ricerca e i laboratori della Spav per ben 4 anni, con risultati che sono stati superiori alle stesse aspettative dell’azienda. Un prodotto inedito che è il top di gamma per qualità e gradevolezza estetica. La Spav attualmente sta seguendo importanti lavori fuori regione ma pensa in grande e punta a conquistare il mercato estero.
Intanto, per restare in casa, a breve inaugurerà un’altra grossa opera: il centro commerciale a Remanzacco “Buonacquisto”, un lavoro di 12 milioni di euro in prossima consegna. Il 1° lotto, pari ad un terzo del nuovo centro, prevede un primo edificio commerciale di 10.000 metri quadrati, una nuova bretella di collegamento di circa 1 Km con due rotonde e una terza rotatoria centrale dove la Spav ha coordinato e gestito oltre 20 fornitori e un centinaio di operai impiegati nel cantiere.
fonte
Rosalba Tello – Ufficio Stampa API Udine