“La Brigata Ariete è diventata ormai parte integrante dei nostri territori in particolare del Friuli occidentale per la sua lunga permanenza e per il consolidato rapporto che nel tempo si è creato. Negli ultimi anni le diverse e importanti missioni internazionali nei teatri di guerra hanno portato lustro non solo alla nostra regione ma all’Italia”. Parole espresse dall’assessore regionale Stefano Zannier a margine della cerimonia di avvicendamento al Comando della 132esima Brigata Corazzata Ariete che si è tenuta nella
storica caserma “Mittica” di Pordenone, alla presenza del comandante delle Forze operative Nord, generale di corpo d’armata Salvatore Camporeale, dei vertici della stessa Brigata e delle autorità civili del territorio.
La cerimonia del passaggio di consegne al Comando della Brigata Ariete ha visto l’avvicendamento tra il generale di brigata Roberto Banci e il generale di brigata Marco Longo che arriva a Pordenone dopo aver lasciato il ruolo di assistente militare e aiutante capo dell’Esercito al Quirinale.
Dopo il cambio al vertice della Brigata, la cerimonia nel piazzale della caserma “Mittica” è proseguita con il conferimento della Croce d’oro al merito dell’Esercito alla bandiera di guerra dell’11esimo Reggimento bersaglieri di Zoppola. Un prestigioso riconoscimento per le complesse attività di sicurezza e logistiche condotte dai reparti durante la missione “Resolute Support” nel difficile teatro dell’Afghanistan tra il 2019 e il 2020.
“Da quando, nel 1949, la brigata Ariete fu assegnata a Pordenone – ha ricordsato l’esponente regionale – nella storica sede della spianata della zona della Comina i rapporti con i diversi Comuni della provincia dove hanno sede i reggimenti e i reparti sono sempre cresciuti intensificando un legame fortissimo”.
“Basti ricordare – ha voluto aggiungere l’assessore – gli interventi dei reparti e degli uomini con la divisa dell’Ariete prontamente intervenuti nelle grandi tragedie del Vajont e nel terremoto del 1976, oltre che nelle alluvioni che in più occasioni della storia recente hanno devastato il Friuli occidentale. Interventi di soccorso e di vicinanza alle popolazioni colpite dalle terribili calamità naturali che la nostra gente non potrà mai scordare”.