di Marco Mascioli
Uno dei reparti italiani oggi più impegnati su tanti fronti, il reggimento di cavalleria a vocazione esplorante, composto di un comando di reggimento, uno squadrone di supporto logistico e un gruppo squadroni esplorante, ha sede a Codroipo (UD).
Lo stendardo è decorato con una medaglia d’Oro al Valor Militare, due medaglie d’Argento al Valor Militare, quattro Medaglie di Bronzo al Valor Militare e una Medaglia di Bronzo al Valore dell’Esercito , una croce d’oro al merito dell’esercito (il più decorato Stendardo dell’Arma di Cavalleria).
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La medaglia d’Oro al Valor Militare fu assegnata in occasione del fatto d’armi sul Don (27.agosto.1942)
I “Bianchi Lancieri” hanno commemorato, presso la ”Guarnigione di Goricizza” in Codroipo, alla presenza delle autorità militari, civili e religiose del territorio, l’80° anniversario degli eroici combattimenti sulle rive meridionali del Don, i cui eventi più significativi furono la carica di Jagodnij del 22 agosto 1942 e la strenua difesa del caposaldo di Bolshoj, avvenuta appunto il 27 agosto.
In quei frangenti, i valorosi “Lancieri di Novara”, oggi di stanza presso la caserma “Paglieri” di Codroipo, si coprirono di gloria: “…lanciati in rischiosa missione, portavano il fremito delle loro armi e dei loro cuori a signoreggiare nel vivo del dispositivo avversario, donde, fattosi largo con le sciabole e i moschetti, si portavano alla difesa di un importante caposaldo contro il quale s’infrangevano inesorabilmente tutti i ritorni offensivi dell’ avversario” – così recita la motivazione della Medaglia d’Oro al Valor Militare concessa.
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Il colonnello Massimo Pezzarossa, 84° comandante di “Novara” durante il suo intervento commemorativo ha ricordato i fatti d’arme e il sacrificio di soldati coraggiosi, come esempio da seguire per le nuove generazioni di “Lancieri”.
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“Le imprese sul Don – ha affermato Pezzarossa – sono la naturale conseguenza del modo di sentire e di vivere la condizione di Cavalieri e di Soldati in questa magnifica unità e questo è lo spirito che ancora oggi anima chi serve la Patria con le candide fiamme sul bavero… Vi esorto a ricordare sempre che, nonostante i tantissimi impegni operativi e addestrativi, essere parte del nostro glorioso reggimento costituisce uno stile di vita e un modo peculiare di concepire il dovere militare.”
La cerimonia si è conclusa con la rievocazione di una carica di cavalleria che, insieme al ricordo dei Caduti con la lettura della “Preghiera del Cavaliere” e al tradizionale passaggio di un cavallo “scosso”, ha suscitato apprezzamento ed emozione in tutti i presenti, a dimostrazione del legame indissolubile tra il passato e il presente di questa realtà della Forza Armata, radicata da tempo nel tessuto sociale dell’area.
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Ai giorni nostri il reparto è sempre impegnato tra missioni di pace all’estero (che in periodo di Covid sono risultate sicuramente molto impegnative), partecipano alle operazioni “Città Sicure” e li possiamo incontrare anche ai confini di Stato per garantire la nostra tranquillità e mantengono sempre alto il rapporto con la cittadinanza locale attraverso iniziative principalmente indirizzate a giovani studenti sia per l’addestramento ippico, sia per l’avvicinamento al mondo dell’esercito.
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Importante la presenza dei lancieri anche in occasione di cerimonie civili e commemorazioni presso i monumenti ai caduti eretti in diversi punti di Codroipo, dove con le loro lance donano autorevolezza alle manifestazioni, a dimostrazione del forte legame instaurato con il territorio.