25/09/2023

Prosegue senza sosta la battaglia del Movimento 5 Stelle su tutto il territorio regionale contro la diffusione del gioco d’azzardo. Nelle ultime ore anche i consiglieri comunali del M5S di Staranzano Lucio Vidoz, Daniele Deiuri e Annalisa Buffa e quelli di Staranzano Lorena Casasola e Denis Deiuri hanno presentato una mozione contro l’azzardopatia, ovvero la malattia da gioco d’azzardo, preparata con l’aiuto degli attivisti del Movimento 5 Stelle che operano sul territorio.

“Sono già molte le persone e le famiglie seguite dal Sert di Monfalcone nonostante la mancanza di fondi, ma ancora di più – affermano i consiglieri comunali – sono le persone che risucchiate dal vortice del gioco d’azzardo non vengono ancora intercettate e aiutate grazie a specifiche politiche sociali e sanitarie. Ebbene questa mozione rappresenta un primo passo che darà alle istituzioni comunali lo stimolo per affrontare un problema molto più diffuso di quanto si possa immaginare, una patologia – concludono – che in sordina sta distruggendo persone, vite, famiglie”.

Qui di seguito il testo integrale della mozione

CONSIDERATO che i Comuni sono tra i soggetti coinvolti ad intraprendere azioni per la prevenzione e il contrasto all’azzardopatia, dovendo intervenire nella presa in carico delle persone affette da GAP, individuando ulteriori luoghi sensibili in cui applicare il suddetto divieto, imponendo i limiti alla pubblicizzazione del gioco d’azzardo lecito, nonché, introducendo forme incentivanti a sostegno di iniziative istituzionali e associative, ivi incluse forme di sostegno agli esercizi pubblici che rinuncino o non installino offerte di gioco

CONSIDERATO altresì che i Comuni hanno un ruolo decisivo nell’attuare gli interventi previsti dalla legge e nell’esercitare il controllo e la vigilanza sui locali accertando e sanzionando i comportamenti non rispettosi delle prescrizioni imposte dalla legge regionale

VISTA la legge regionale 14 febbraio 2014, n. 1 (Disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo, nonché delle problematiche e patologie correlate) con cui la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha dettato disposizioni per la prevenzione, il trattamento e il contrasto della dipendenza da gioco d’azzardo e da gioco praticato con apparecchi per il gioco lecito, nell’osservanza delle indicazioni in materia provenienti anche dall’Organizzazione mondiale della sanità e dalla Commissione europea e nel rispetto del decreto legge 13 settembre 2012, n. 158 (Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute)

CONSIDERATO che nell’edizione 2013 del Manuale statistico dei disturbi mentali (DSM) il gioco d’azzardo è stato inquadrato nella categoria delle cosiddette “dipendenze comportamentali”. Il gioco d’azzardo patologico (G.A.P.) impropriamente detto “ludopatia”, è un disturbo del comportamento rientrante nella categoria dei disturbi del controllo degli impulsi

CONSIDERATO che l’AZZARDOPATIA è definita dall’OMS come “malattia sociale”, sottintendendo l’incapacità di resistere all’impulso di giocare d’azzardo o fare scommesse. Il G.A.P. essendo una dipendenza comportamentale patologica è in grado di compromettere la salute e la condizione sociale del singolo individuo e della sua famiglia. L’OMS lo assimila ad altre dipendenze (tossico dipendenza), considerando affetti da gioco patologico i soggetti che presentano sintomi clinicamente rilevanti legati alla perdita di controllo sul proprio comportamento di gioco, con evidente coazione a ripetere e con condotte compulsive tali da arrecare grave deterioramento alla loro personalità

CONSIDERATO che si tratta di un disturbo molto serio, le cui cause sono molteplici e variegate, può arrivare anche a generare fenomeni criminosi, spingendo l’individuo a commettere furti o frodi oppure ad alimentare il fenomeno dell’usura

CONSIDERATO che ad oggi, circa 690 comuni italiani hanno già aderito al Manifesto dei Sindaci per la Legalità contro il Gioco d’Azzardo condividendone lo spirito e le iniziative proposte.

IN RIFERIMENTO al Manifesto citato, risultano sul gioco d’azzardo i seguenti dati:

a) Circa 80 miliardi di fatturato, il 4% del PIL nazionale, la 3° industria italiana, 8 miliardi di tasse.

b) Il 12% della spesa delle famiglie italiane, il 15% del mercato europeo del gioco d’azzardo, il 4,4% del mercato mondiale, 400.000 slot-machine, 6.181 locali e agenzie autorizzate.

c) 15 milioni di giocatori abituali, 2 milioni a rischio patologico, circa 800.000 i giocatori già patologici.

d) 5-6 miliardi di euro è la spesa annua necessaria per curare i dipendenti dal gioco patologico.

e) Sono i numeri del gioco d’azzardo lecito che stanno distruggendo le persone, le famiglie, le comunità.

f) Il 14 luglio 2014, la Commissione europea sui servizi di gioco d’azzardo on line, vista la proliferazione anche delle tecnologie di gioco d’azzardo telematico, ha inviato agli Stati membri linee guida al fine di tutelare più efficacemente tutti i cittadini europei, in particolare i minori, dai rischi associati al gioco d’azzardo nel settore digitale, in sempre più rapida espansione.

g) Di pari passo con la diffusione del fenomeno e del conseguente allarme sociale, alcune Regioni italiane, pur nella consapevolezza che la materia è in gran parte di competenza dello Stato, essendo regolamentata dal T.U. delle leggi di pubblica sicurezza, hanno comunque approvato disposizioni legislative sul tema.

h) Il D.L. 13 settembre 2012, n. 158 “Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute”, convertito in legge, con modificazioni, dall’articolo 1, comma 1, dalla L. 8 novembre 2012, n. 189, si è previsto di aggiornare i livelli essenziali di assistenza (LEA) “con riferimento alle prestazioni di prevenzione, cura e riabilitazione rivolte alle persone affette da ludopatia, intesa come patologia che caratterizza i soggetti affetti da sindrome da gioco con vincita in denaro, così come definita dall’Organizzazione mondiale della sanità”.

i) Circa il 65% del fenomeno di dipendenza da gioco è legato alle slot-machine collocate in locali pubblici.

CONSIDERATO inoltre che la Regione FVG ha deliberato in materia con la legge del 14 febbraio 2014 e con la legge n. 33 del 2015 che sottolineano quanto sia funzionale al perseguimento degli obiettivi di prevenzione e contrasto al fenomeno dell’azzardopatia, attuare ogni opportuna opera di informazione e sensibilizzazione su tale fenomeno e sui rischi di dipendenza connessi, rivolta sia alla popolazione generale, con particolare attenzione alle fasce sociali più deboli quali minori, anziani e casalinghe, sia a target selezionati quali, ad esempio, gli esercenti, gli operatori sociali, quelli socio-sanitari e sanitari, la polizia locale e le associazioni di consumatori

VISTO l’articolo 6 (competenze dei Comuni), della predetta LR 1/2014 che al comma 1, stabilisce il divieto di insediamento di attività che prevedano locali da destinare a sala da gioco o all’installazione di apparecchi per il gioco lecito a una distanza, da determinarsi con deliberazione della Giunta regionale, entro il limite di 500 metri da luoghi sensibili, come scuole, luoghi di culto, strutture sanitarie e sociosanitarie, luoghi di aggregazione giovanile

VISTA la DGR n. 2332 del 5 dicembre 2014, che in attuazione al predetto articolo 6, comma 1, ha determinato la suddetta distanza, fissandola in 500 metri da luoghi sensibili, misurati lungo la via pedonale più breve

Il Movimento 5 Stelle Staranzano, consapevole della necessità di migliorare le disposizioni organiche in materia, al fine di prevenire e contrastare efficacemente ogni forma di dipendenza dal gioco d’azzardo lecito nella Città, nonché dell’impatto che tale fenomeno ha e può avere soprattutto in ambito sociale e sanitario,

tutto ciò premesso

IMPEGNA LA GIUNTA ed il Sindaco a

1. Ad intervenire in tempi rapidi tenendo conto di tutte le considerazioni espresse in premessa, e preveda disposizioni finalizzate alla prevenzione e al contrasto di forme di dipendenza dal gioco d’azzardo lecito, nonché al recupero delle persone affette e al supporto alle loro famiglie;

2. A prevedere, per i locali che decideranno di rinunciare volontariamente ad ospitare al loro interno le slot machine, una sorta di bollino di qualità, quale certificazione di “locale libero da slot machine” istituendo un apposito registro pubblico di tali locali e menzionando i locali stessi sul sito comunale;

3. A coinvolgere le scuole medie nella realizzazione di un logo “no slot” per gli esercizi commerciali e i circoli privati che decidano di non installare apparecchi per il gioco lecito, che serva ad informare il consumatore sulla scelta etica del gestore al fine di caratterizzarsi positivamente nel contesto di riferimento rispetto ad altri esercizi;

4. Inserimento sul sito comunale “tema ludopatia” per la diffusione della tematica;

5. Di aderire come Comune di Staranzano al “Manifesto dei sindaci per la legalità contro il gioco d’azzardo”, promosso da Terre di Mezzo e Legautonomie, con cui gli amministratori chiedono di avere più poteri di programmazione, controllo ed ordinanza per contrastare il fenomeno del gioco d’azzardo e limitare le conseguenze sociali sui territori che amministrano;

6. Di promuovere interventi volti a sensibilizzare i cittadini, in particolar modo nelle scuole e a sostenere le famiglie con problemi di ludopatie;

7. Ad attivare una rete con tutte le associazioni disponibili insieme alle ASS, agli organi di polizia locale, alle forze dell’ordine, per monitorare, prevenire, contrastare la proliferazione del gioco d’azzardo;

8. Disporre l’invio della presente alla Presidenza del Consiglio dei Ministri ed al Presidente della Giunta Regionale per richiesta di normative più stringenti, nonché ai comuni limitrofi affinché si attivino a in tal senso;

9. Ad emanare un’ordinanza che impedisca l’apertura di sale gioco e scommesse oltre che il funzionamento delle “macchinette” installate nei locali pubblici e consentire il gioco per otto ore al giorno, dalle 14.00 alle 18.00 e dalle 20.00 alle 24.00, spezzando l’orario per evitare sessioni di gioco troppo lunghe;

10. Ordinare alla polizia locale di verificare il rispetto e l’applicazione della Legge Regionale sul gioco d’azzardo (dall’art. 9 della LR 1/2014 sulla prevenzione e contrasto alla dipendenza da gioco d’azzardo 14 febbraio 2014, n. 1), ed in particolare l’art. 6 (Competenze dei Comuni), ed adottare appositi regolamenti ed ordinanze con particolare attenzione:

a. Al divieto di insediamento di attività che prevedano locali da destinare a sala da gioco o la nuova installazione di apparecchi per il gioco lecito ad una distanza entro il limite di cinquecento metri da luoghi giudicati sensibili (scuole, biblioteche, chiese, impianti sportivi, strutture residenziali socio-sanitarie, ricreatori, oratori e ludoteche).

b. Sono equiparati alla nuova installazione: a) il rinnovo del contratto stipulato tra esercente e concessionario per l’utilizzo degli apparecchi; b) la stipula di un nuovo contratto, anche con un differente concessionario, nel caso di rescissione o risoluzione del contratto in essere; c) l’installazione dell’apparecchio in altro locale in caso di trasferimento della sede dell’attività.

11. A deliberare una completa mappatura della presenza di slot sul territorio comunale, dei luoghi giudicati sensibili e di tutti i contratti in scadenza che non si trovino nel raggio delle aree giudicate sensibili dalla normativa regionale;

12. Proponiamo in fine la detassazione di alcune delle imposte comunali (come ad es. scontistiche sulla TOSAP ecc.) agli esercenti che aderiscono all’iniziativa “no slot”.

mozione è stata sottoscritta da Lucio Vidoz, Daniele Deiuri, Annalisa Buffa, consiglieri comunali del M5S di Staranzano

e da Lorena Casasola e Denis Deiuri, Consiglieri comunali di Ronchi dei Legionari.

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