29/11/2023

Mostra permanente sul grande inventore da sabato 21 novembre nella sede dell’Istituto malignani

Nell’ambito delle manifestazioni che il Comune e la Provincia di Udine hanno dedicato ad Arturo Malignani in occasione del 150° dalla nascita, l’Istituto che ne porta il nome inaugura un percorso didattico permanente alla sua memoria.

Non propriamente una mostra, l’iniziativa dell’Istituto Malignani mette in mostra, attraverso una sequenza di 35 pannelli illustrati, molti libri e alcuni oggetti, la molteplicità degli interessi del grande inventore udinese.

Proprio l’Istituto Malignani conserva le lampadine originali create da Arturo nei suoi primi esperimenti. E’ un piccolo patrimonio che fa parte delle diverse collezioni storiche in lascito all’Istituto e in continuo arricchimento.

Inedito l’approccio multidisciplinare, straordinarie le modalità della curatela: 41 docenti e 67 studenti affiancati da 5 classi hanno prodotto una ricerca che racconta con testi e immagini Arturo Malignani non solo nella veste del giovane inventore legato alla storia dell’illuminazione, ma di appassionato metereologo, determinato imprenditore nel mondo dei trasporti pubblici e privati, visionario costruttore edile, artefice dello sviluppo dei cementifici e delle centrali idroelettriche in Friuli.

“Arturo Malignani è stato un brillante anticipatore del futuro.”- afferma l’assessore alla Cultura del Comune di Udine Federico Pirone – “ Per il Comune è un dovere provare a far coincidere la prospettiva di questa città con l’idea di modernità che esprimeva lo stesso Malignani grazie al suo spirito e al suo coraggio intellettuale”.

L’assessore all’Istruzione della Provincia di Udine, Beppino Govetto, dichiara che “E’ molto significativo che l’Istituto Malignani abbia realizzato un itinerario didattico sulla figura dell’inventore di cui porta il nome, e in particolare che siano stati gli studenti ad approfondirne la figura, il contesto storico e le scoperte. In questo modo saldano il debito della fama che l’Istituto deve ad Arturo Malignani, Al contempo l’iniziativa valorizza alcuni dei lasciti che i privati fanno alla scuola, custode del passato quanto del futuro”.

“E’ un punto di partenza per offrire in modo permanente a tutti futuri allievi dell’I.S.I.S. Malignani una vicenda umana esemplare e avventurosa proiettata nel futuro.- così il dirigente scolastico Andrea Carletti descrive il lavoro nel suo testo introduttivo. Studenti e docenti del Liceo di Scienze Applicate hanno provveduto a delineare il contesto storico dell’epoca, dall’annessione del Friuli all’Italia all’alba della seconda guerra mondiale quando, nel 1939, Arturo Malignani muore.

Anche un’auto elettrica e una torre di cemento più alta della Tour Eiffel tra le innovazioni di Arturo Malignani

La ricerca degli studenti della sezione di Chimica evidenzia quanto determinante sia stato l’interesse per la fotografia, ereditato dal padre Giuseppe, nella sperimentazione sul vuoto nelle lampadine. “All’epoca le fotografie erano realizzate utilizzando il lampo al magnesio, che serviva per ottenere la quantità di luce necessaria quando si realizzava lo scatto. Conoscendo bene questa reazione chimica, Malignani comprese che, ponendo nell’ampolla un idoneo materiale sensibile all’ossigeno – il fosforo – esso, evaporando, consumava il gas residuo e lo preservava, allungando anche la vita della lampada.”.

Le sezioni Elettronica e Elettrotecnica, oltre all’accurata cronistoria dell’illuminazione elettrica di Udine e dell’attivazione del tram elettrico, hanno reperito le immagini dei brevetti di diverse invenzioni, in particolare quelli per la prima auto elettrica mai inventata.

Malignani già nel 1890 aveva ideato l’auto azionata ad energia elettrica con l’applicazione di una dinamo alimentata da pile. Il generatore era per quei tempi molto efficiente, così come le batterie che, a parità di efficienza, erano 10 volte più leggere di quelle in commercio. L’auto vettura aveva un’autonomia di ben 70 km; Malignani presentò l’automobile elettrica all’Esposizione di Palermo e si ha notizia che nel 1911 – con lievi modifiche – sia stata adoperata come taxi a Berlino.”

Studenti e docenti di Meccanica, Meccatronica, Energia hanno sottolineato come la vita di Arturo Malignani sia stata segnata dall’interesse per l’energia e dalla costante presenza di macchine. Termiche, idrauliche, motrici, operatrici che, tra l’altro, portò alla costruzione di una prima, spettacolare centralina termoelettrica costruita tra le case attigue alla sua abitazione e poi di altre quattro centraline idroelettriche, finalizzate all’illuminazione elettrica e al trasporto pubblico.

Arturo Malignani creò anche l’industria friulana del cemento. “Nel 1897, realizzando la diga di Crosis, egli comprende l’importanza di questo materiale e soprattutto le difficoltà e i costi per il suo approvvigionamento. Il 19 marzo 1907 Arturo Malignani costituisce insieme ad altri 30 imprenditori la Società Cementi del Friuli nel 1923.”.Tra le tante fotografie spicca il progetto di una torre in cemento armato che Arturo Malignani progettò nel 1910 quasi ad emulare la Torre Eiffel, 30 metri più alta, ed esibire una prova concreta delle potenzialità di questo materiale.

Tra le passioni del Malignani ci furono anche l’astronomia e la meteorologia. Dal 1888 fino alla sua morte raccolse temperature minima e massima, precipitazioni e direzione del vento. I registri con le osservazioni meteorologiche di Arturo Malignani sono sopravvissuti a lui e la famiglia ha continuato a raccogliere ed a trascrivere i dati allo stesso modo. Federico Malignani ha accolto gli studenti per una visita, mostrando loro gli strumenti che non sono mai stati spostati dai locali della Torre-Osservatorio costruita dal bisnonno stesso tra il 1907 ed il 190. Ricca di citazioni la ricerca della sezione di Aeronautica, che getta una luce ancora diversa sull’operato del grande udinese.
Fotografie:
Malignani_brevetto vettura elettrica
E’ datato 8 ottobre 1891 il brevetto della “Vettura Elettrica Malignani”.
Malignani_adv lampadina edison
Pubblicità della lampada Meridian con filamenti di carbone ricoperti di grafite della GEM (General Electric Metallized), dove si citano i brevetti sotto i quali veniva fabbricata, tra cui quello del Malignani: No. 516,800 concesso a Henry Burnett and Samuel Doane; No. 532,760 concesso a Mark Branin; No. 537,693 concesso a Arturo Malignani; No. 726,293 concesso a John Howell. (Archivi GEM)
Malignani_torre in cemento-LR
Progetto della torre in cemento armato. Nella tavola si leggono parzialmente la sezione, il prospetto e le piante ai diversi livelli. (Arturo Malignani, Arti Grafiche friulane, 1941)

Share Button

Comments are closed.