Non convince l’alleanza siglata tra Consorzio Friuli Formazione e Confindustria, che prevede anche il trasferimento del Consorzio a Palazzo Torriani, una nuova “centrale operativa” – si riporta nella nota degli industriali – che sarà “la base di partenza per un percorso di alleanza strategica e attività sinergiche in un’ottica di alta formazione rivolta alle aziende soprattutto del territorio, ma anche a livello nazionale”. Peccato che di questo accordo non fossero state informate le altre associazioni di categoria, anch’esse facenti parti del Consorzio, magari ugualmente interessate a una vicinanza logistica al Consorzio stesso che agevoli le proprie aziende. “Una esclusiva che ci convince poco – riferisce il presidente provinciale della CNA di Udine Nello Coppeto, che ha saputo solo per vie traverse della novità -; non è la prima volta che in questi accordi importanti vengono tagliati fuori gli artigiani che, ricordiamolo, rappresentano una fetta enorme dell’imprenditoria friulana”. La nota sottolinea che con il trasferimento della sede del consorzio a Palazzo Torriani “sarà possibile venire in contatto con il reale fabbisogno delle aziende e delle imprese”, “ma solo quelle di Confindustria, evidentemente – rileva Coppeto -, avremmo preferito un confronto più trasparente. Questa decisione avrà ripercussioni sui rapporti che le associazioni di categoria intrattengono con il Cff; la CNA provvederà quanto prima a scrivere a De Toni una lettera per esprimere dissenso dalla scelta effettuata in maniera unilaterale”.