Alla luce della nuova chiusura di musei e spazi d’arte disposta dall’ultimo DPCM il Forum dell’arte contemporanea italiana pubblica gli esiti della campagna #arteculturabenicomuni per sostenere il comparto delle arti visive, finora ignorate nelle misure del Governo, lanciata lo scorso 10 ottobre 2020.
Sulla base della paralisi e chiusura di centinaia di spazi artistici e culturali, dell’assenza di riconoscimento giuridico dell’artista, della precarietà del lavoro nell’arte, della crisi che ha investito l’intero comparto, i promotori della campagna hanno invitato gli spazi del contemporaneo a unirsi in un intervento collettivo per portare all’attenzione dell’opinione pubblica e degli organi governativi una condizione non più sostenibile.
Oltre 100 musei, spazi indipendenti e progetti diffusi tra le realtà più attive nel contemporaneo in Italia hanno aderito alla richiesta di attenzione verso una situazione tanto circostanziale, quanto strutturale che non può più essere ignorata. Abbiamo raccolto la documentazione degli interventi realizzati in situ dagli spazi aderenti, che hanno condiviso sulle loro facciate e piattaforme online sei dichiarazioni emerse dai lavori di emergenza del Forum di maggio, per riconoscere il ruolo essenziale per la società del nostro patrimonio artistico e culturale vivo. Una gran parte di essi non è stata in grado di essere operativa perché non ha di fatto mai riaperto.
L’augurio è che questo gesto simbolico trovi evoluzione in una mobilitazione capillare con iniziative diffuse per rispondere alla condizione presente. Dall’inizio della campagna a oggi infatti la situazione è nuovamente precipitata. I luoghi della cultura devono far fronte a un’ulteriore chiusura per un tempo indefinito. Le piazze italiane sono da giorni investite da manifestazioni che chiedono un sostegno pubblico proporzionato alla gravità della crisi sociale che stiamo affrontando.