31/01/2025

Siamo abituati a vedere spesso i politici come professionisti o politicanti che vorrebbero esserlo, puntare a poltrone sempre più remunerate. L’egoismo che traspare dalle loro scelte non lascia molte speranze di passione per il lavoro e soprattutto governare il bene pubblico pensando ai cittadini, ai residenti e compatrioti.
Innegabile che un pizzico di egoismo, d’interesse personale, si trasformi in spinta motivazionale che coinvolge almeno una categoria di persone, non solo se stesso. Quindi avere al governo persone “normali” che svolgono attività di là dall’impegno politico, significa sperare in miglioramenti e considerazioni che coinvolgono tutti.
A Udine da qualche anno siede al fianco del Sindaco, come consigliere d’opposizione, Antonio Falcone. Grazie ai suoi quesiti e interpellanze spesso è riuscito almeno a portare alla luce alcune scelte che possiamo definire impopolari della giunta, finendo sulle pagine dei giornali, arrecando quantomeno fastidio a chi pensava di poter troneggiare senza vincoli.

Nella vita reale fa il commerciante, con uno dei negozi storici del centro città, mentre nell’ambiente della politica è iscritto nel gruppo di Identità Civica e partecipa con assiduità e senso del dovere, oltre ai lavori consiliari, anche a quelli della 3ª commissione relativa alle Politiche Sociali e diritti di cittadinanza, e a quelli della 4ª commissione Cultura e Istruzione.

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Le proposte del suo programma per Udine sono quelle condivise dalla stragrande maggioranza dei commercianti, dei residenti in centro e dei cittadini che da alcuni anni contemplano inerti e impotenti alla decadenza della città. Una città che si spegne alle 20.00 tutte le sere, che vede il susseguirsi di chiusure definitive, senza ricambi generazionali nelle attività, dato lo scarso interesse per la mancanza di clienti.

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Saranno sicuramente un insieme di fattori che hanno determinato questa insostenibile situazione, ma il risultato finale è sotto gli occhi di tutti. Solo un paio di strade risultano esenti dalla situazione funerea che regna in città, tutto il resto è deserto o circolazione di stranieri intesi come extracomunitari immigrati più o meno clandestinamente.
Antonio Falcone ha sparato una serie di proposte che possono cambiare la situazione, come il pagamento del ticket per i parcheggi che finisce alle 17.30, l’organizzazione di eventi culturali di pregio come mostre, concerti e spettacoli, occasioni enogastronomiche , tour turistici che coinvolgano anche le località più importanti del Friuli come Cividale, Palmanova, Aquileia, San Daniele e altre, partendo e rientrando a Udine, la riqualificazione di piazza XX settembre con un mercato coperto permanente sul modello di quelli caratteristici che si trovano in giro per l’Europa e l’ipotesi di un mercato aggregativo di ampie proporzioni e durata simili a quelli d’oltralpe che animi il colle del castello e piazza Matteotti nei giorni dell’Avvento, all’insegna di un recupero dei valori e di una cooperazione con la vicina Austria.

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Sembrava fossero in pochi a conoscere l’aspetto politico e il suo impegno in municipio, mentre tutti lo conoscono come commerciante, ma una serata di presentazione condotta dal direttore responsabile di Euroregione News Gianfranco Biondi, insieme a Pietro Fontanini (candidato sindaco) e Sergio Bini (candidato alle regionali), ha visto riempirsi all’inverosimile il salone principale del hotel Astoria di Udine. Persone che hanno partecipato attivamente, ponendo domande pertinenti per scoprire, soprattutto da Antonio Falcone, il suo programma nel dettaglio.
Marco Mascioli

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