Confronto sulla formazione professionale nella zona Alpe Adria e in particolare tra Friuli Venezia Giulia e Carinzia nell’ambito del programma europeo Erasmus Plus ieri pomeriggio nella sede della Camera di commercio di Trieste, organizzato dall’ente camerle e dall’associazione “Ready 4 Europe, un’associazione costituita da funzionari del mondo della formazione del Land Carinzia.
I lavori sono stati seguiti da una quarantina di delegati carinziani in rappresentanza del Ministero dell’Istruzione, del’ Ente responsabile per l’istruzione del Land Carinzia, della Camera regionale della Carinzia,della Camera dei Lavoratori e istituti professionali del Land Carinzia, che si sono confrontati con rappresentati dell’Ente camerale, di Infocamere e Insiel.
Il commissario straordinario della Camera di Trieste, Antonio Paoletti, ha ricordato, in apertura di lavori , cje da 13 anni la Camera di commercio attraverso l’Azienda speciale Aries organizza assieme alle scuole del territorio e le imprese la Fiera delle professioni e azioni di orientamento formativo nell’ambito di progetti di alternanza scuola-lavoro.
Dal 2004 sono stati quasi 8000 gli studenti coinvolti, oltre 11mila le imprese contattate, 465 i tirocini formativi attivati. Il presidente Paoletti ha accolto la proposta di una collaborazione su progetti di alternanza scuola-lavoro condivisi con la Carinzia.
La Console onoraria d’Austria per il Friuli Venezia Giulia , Sabrina Strolego, ha rimarcato come “conoscendo meglio le varie attività sarà più semplice individuare alcuni possibili punti di contatto e collaborazioni nel campo dell’alternanza scuola-lavoro tra l’Italia e la Repubblica d’Austria, per rendere ancora più efficace quell’esperienza di studio/lavoro all’estero della quale molti giovani studiosi hanno già potuto beneficiare grazie anche al programma Erasmus Plus. Quando si parla di disoccupazione giovanile ci si focalizza sempre su coloro che hanno terminato il loro percorso di studi, mentre il problema andrebbe affrontato prima, coinvolgendo i ragazzi quando sono ancora a scuola”.
Per Rudolf Altersberger, presidente esecutivo dell’Ente responsabile per l’istruzione del Land Carinzia, “le sfide che dobbiamo affrontare affinché l’Europa rimanga unita e per farlo ci servono persone con un buon livello di formazione”.
Luigi Marangon di Infocamere, società ICT del sistema camerale italiano ha ricordasto che da poco è stata creata una piattaforma per mettere in collegamento imprese e istituti scolastici e di formazione. La riforma della “buona scuola” ha introdotto 400 ore di alternanza scuola-lavoro per gli istituti tecnici e 200 per i licei, stanziando 100 milioni di euro nel 2016. Si tratta- ha ricorda Marangon- di un progetto importante attraverso il quale le Camere di commercio forniscono supporto alla scuole aiutandole a identificate le aziende che offrono programmi di alternanza scuola-lavoro La piattaformna si divide in duue sezioni: una fruibile a tutti, che mostra le aziende interessate all’alternanza scuola-lavoro e una riservata al personale docente
L’alternanza scuola-lavoro è al centro anche del progetto sviluppato da Insiel, come ha confermato la responsabile delle relazioni pubbliche dell’azienda, Federica degli Ivanissevich rimarcando come “Insiel ha sviluppato il progetto Insiel 4 school che nel 2015-16 ha coinvolto 19 istituti scolastici, ospitato 130 studenti e attivato 1000 giorni di alternanza scuola-lavoro.
“Nelle scuole carinziane il legame con le imprese è molto forte perché da sempre si fanno gli stage e da alcuni anni abbiamo esteso questa esperienza anche all’estero – ha spiegato Renate Kanovsky Wintermann, presidente dell’Associazione Ready 4 Europe – per dare la possibilità ai nostri ragazzi di conoscere nuove culture e lingue per trovare il proprio posto nel mondo del lavoro. Saremmo quindi felici di rafforzare la collaborazione con il Friuli Venezia Giulia”.
Simile il pensiero di Axel Zafoschnig, ispettore scolastico per gli istituti tecnici del Land Carinzia. <Se lavoriamo assieme possiamo garantire ai nostri giovani una formazione qualificata con stage che portino vantaggi per gli studenti – ha commentato -. In Carinzia in genere gli stage si svolgono in estate, per cui sarebbe positivo se riuscissimo a trovare delle soluzioni che offrano la possibilità agli studenti italiani di venire nel nostro Paese”.
La consigliera ministeriale Karoline Meschnigg ha sottolineato che “la sinergia tra scuola ed economia deve essere al primo posto. In Austria ben l’ottanta per cento degli studenti fanno apprendistato quindi cercheremo di motivarli a puntare anche sui tirocini all’estero”.
Dello stesso tenore l’intervento del secondo consigliere ministeriale carinziano presente in sala, Wolfgang Pachatz, che ha osservato come “al momento esistono scambi scolastici con la Carinzia, ma sono basati su conoscenze personali, mentre quello che manca è una programmazione stabile”.