29/11/2023

La risposta della regione al problema dei disastri idrogeologici ha trovato unanime dissenso tra i sindaci del Medio Friuli. Nel Piano di stralcio per l’assetto dei bacini idrografici di interesse regionale (Pair), approvato dalla giunta regionale a fine novembre ed emanato a metà dicembre, si è scoperto che tra gli interventi strutturali e non, previsti per la mitigazione della pericolosità geologica, nessuna località del Medio Friuli è stata inclusa.
La regione ha ritenuto invece di vincolare le nuove costruzioni, per prevenire problemi futuri, considerando la zona ad alta pericolosità, per cui inutile qualsiasi altro provvedimento.
Le amministrazioni comunali dell’ambito territoriale, hanno indetto alcune riunioni tra sindaci e tecnici per presentare unitamente le rimostranze a Trieste.
Per Codroipo, il comune capofila, abbiamo sentito l’assessore Andrea D’Antoni, il quale ha espresso il suo disappunto considerando l’iniziativa vincolante e frettolosa. Pur riconoscendo l’importanza di una maggiore attenzione per i nuovi progetti di costruzione, bloccando tutte le nuove iniziative si frena irrimediabilmente l’economia del territorio, senza produrre alcun miglioramento per affrontare le alluvioni, le esondazioni, in particolare nelle zone delle risorgive.
Ora i sindaci e i tecnici dei comuni del Medio Friuli si sono riuniti in diverse occasioni per valutare insieme le azioni da intraprendere, anche se la posizione consente solo invettive e disapprovazione.

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