29/11/2023

Friulano, nato a Udine e laureato in Storia del Diritto Romano alla Cattolica di Milano. Vive a Udine, ma è spesso in viaggio, sia fisicamente che virtualmente. Gira l’Italia per presentare il suo nuovo libro, ma soprattutto compie voli pindarici nel tempo, vivendo sogni nell’era moderna, intesa come concetto storiografico, fase successiva all’epoca medievale e precedente l’era contemporanea, dalla seconda metà del XV all’inizio del XIX secolo. Il piacere della scrittura si è presentato tardi, accostandosi al precoce amore per la storia. Il fascino dei legami territoriali tra Francia, Serenissima Repubblica Veneziana, sino a Ludovico Manin con la nobile dimora di Codroipo, ha colmato la sua fantasia facendogli vivere virtualmente vicende che gli consentono di trascrivere i suoi sogni in libri appassionanti.
COPERTINAIl nero su bianco della ricerca negli archivi porta riferimenti concreti da storico, che assumono colori vivi e distinti grazie all’immaginazione dell’autore che descrive le vicissitudini di personaggi peculiari, che incarnano ruoli deformi e affascinanti, consentendo al lettore di immedesimarsi nel ruolo di protagonista, vivendo in prima persona forti emozioni, dal disagio all’amore, dalle gioie ai dolori.
La capacità di appassionare il lettore di Alberto Frappa Raunceroy risiede proprio nel coinvolgere il lettore al punto da lasciarlo libero d’interpretare, tra le righe, aggiungendo ciò che solo la fantasia di ognuno può, personalizzando l’interpretazione e vivendo in prima persona il sogno dell’autore. Questa la principale prerogativa delle sue opere: mantenere il massimo rispetto per la storia, condendo le vicende con le spezie tanto da renderle avvincenti.
Il primo romanzo, “La condanna dei Tre Capitoli” pubblicato nel 2007 fu quasi un esperimento, ma il gradimento dei lettori e alcuni incoraggiamenti di addetti ai lavori lo hanno convinto a continuare a scrivere. Poi scrisse nel 2012 la prima edizione de “Il Serenissimo Borghese”, ispirato alla caduta di Venezia, facendoci vivere le vicissitudini della famiglia del Doge Lodovico Manin. Romanzo ripubblicato nel 2014 da Solfanelli, è stato inserito nell’antologia del Premio nazionale “AlberoAndronico 2012” a Roma e classificato secondo nella sezione Narrativa al Premio Nazionale “Mario Soldati” di Torino.
Alla fine dello scorso anno l’uscita de “Il parruccaio di Maria Antonietta”con cui l’autore porta il lettore in un terreno intriso di contraddizioni e ricerca della bellezza, grazie alla potente figura dell’enigmatico Salamandre. Leggerlo significa affrontare un viaggio nel tempo, ritrovandosi nella Parigi della Rivoluzione francese e della regina Maria Antonietta.
“Sull’argomento sono stati versati fiumi di inchiostro” ha scritto, recensendo il romanzo, Federica Ravizza: ”Ma è il protagonista, Jules-Henri Salomon, detto Salamandre, ad aggiungervi un nuovo tassello, una finzione così ben congeniata da confondersi con la realtà. Salamandre si presenta quale creatura difforme e umbratile e, per tortuose vicende, diventerà il parruccaio della regina. ern.Ritratto-di-Maria-Antonietta-con-la-rosa-dipinto-di-Élisabeth-Vigée-Le-Brun-1783Frappa Raunceroy crea un personaggio dalla fisicità che ricorda le creature deformi di Goya, figure che balenano nelle ombre di un fondo bituminoso dove squarci di luce illuminano dettagli sinistri, dove domina il sonno della ragione. Salamandre crea parrucche fiabesche che provengono da un mondo brulicante di insetti ed è con le loro elitre che compone smaglianti alchimie.”
Nell’intervista è l’autore stesso a raccontare molto, giusto per farci assaporare l’atmosfera che possiamo vivere leggendo “Il parruccaio di Maria Antonietta”.
Marco Mascioli

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