11/09/2023

Un trionfo della posizione a favore della “schiforma” senza alcuna possibilità di contraddire. E’ così che etichettano i portavoce del Movimento 5 Stelle in Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia ( Elena Bianchi, Eleonora Frattolin, Ilaria Dal Zovo, Cristian Sergo e Andrea Ussai) il convegno sulla Riforma costituzionale e le Autonomie nonchè la contestuale firma della “Carta di Udine” promosso nei giorni scorsi a Udine dalla Presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani. La “Carta di Udine” che solo alcune regioni a statuto speciale hanno voluto sottoscrivere, rappresenta per i pentastellati una vergognosa resa incondizionata alla volontà del governo Renzi di stravolgere la Carta costituzionale. Nella Carta si legge chiaramente che “era ed è necessario portare a completamento e piena approvazione, con la collaborazione dei diversi sistemi istituzionali e con il decisivo apporto dei cittadini, attraverso il voto al referendum confermativo, la recente legge costituzionale per il superamento del bicameralismo paritario e la riforma del Titolo V della Costituzione”Il convegno – sottolinea M5S – è stato un modo scandaloso di interpretare il ruolo istituzionale e imparziale che dovrebbe essere sempre garantito da un ente pubblico.

Per i pentastellati la Presidente della Regione Friuli Venezia Giulia, ha già deciso il futuro della nostra regione senza attendere il pronunciamento dei cittadini chiamati ad esprimersi il prossimo 4 dicembre. Dopo il Trattato di Campoformido, quando venne ceduta la Repubblica di Venezia all’Austria, oggi, nel 2016, abbiamo la “Carta di Udine”.

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