Prolungare un’esperienza unica nel suo genere in Italia, aggiornandola però alla nuova legge in materia varata nel 2016 dal Consiglio regionale.
È questo il motivo per il quale a Sesto al Reghena (Pn), gli assessori all’Ambiente del Friuli Venezia Giulia e del Veneto Sara Vito e Gianpaolo Bottacin hanno firmato l’accordo che consentirà ai Comuni rivieraschi del Lemene presenti nei due distinti territori di gestire ancora assieme il ciclo integrato dell’acqua ma all’interno di una nuova cornice normativa.
L’intesa è il frutto della nuova norma varata con la legge 5 del 2016 che ha definito per il Friuli Venezia Giulia la costituzione sull’intero territorio regionale di un unico ambito territoriale ottimale per la gestione di acqua e rifiuti.
L’accordo firmato a Sesto al Reghena, di durata cinquantennale, consente agli 11 comuni del Veneto di entrare ad operare solo per la parte relativa alla gestione dell’acqua, nell’ambito territoriale ottimale del Friuli Venezia Giulia, sul quale esercita le proprie funzioni l’autorità unica per i servizi idrici e i rifiuti (Ausir). I primi cittadini veneti potranno eleggere due componenti, con diritto di voto, all’interno dell’assemblea regionale d’ambito, organo permanente dell’Ausir. Essi rappresenteranno i comuni di Annone Veneto, Cinto Caomaggiore, Concordia Sagittaria, Fossalta di Portogruaro, Gruaro, Meduna di Livenza, Portogruaro, Pramaggiore, San Michele al Tagliamento, San Stino di Livenza e Teglio Veneto.
“Questa intesa – ha detto Vito nel suo intervento – rappresenta un passaggio epocale nella gestione dell’acqua poiché impegna le parti per cinquant’anni, consolidando e rafforzando una positiva esperienza interregionale già esistente. Inoltre si inserisce in un processo di riforma che il Friuli Venezia Giulia ha già avviato con la creazione dell’autorità unica per il servizio idrico e i rifiuti; quest’ultima consente alla nostra regione di poter contare su una governance solida e unica, con i Comuni protagonisti di un percorso che punta sugli investimenti, contenimento della tariffa e la garanzia di un servizio di qualità sempre migliore al cittadino”.
Per l’assessore all’Ambiente della Regione Veneto Bottacin, era importante mantenere l’unicità creata in passato “così come era stata costruita dai primi cittadini di questa parte del territorio di confine, sindaci che sono i veri protagonisti di questa partita e che con il nuovo accordo possono continuare ad esserlo anche per il futuro”.