Due giorni di eventi tra Udine e Aquileia per celebrare i 50 anni dell’associazione Mitteleur abbinati alla ventesima edizione del Forum dell’Euroregione Aquileiese, organizzato dall’associazione in quel Friuli Venezia Giulia che per Paolo Petiziol, presidente di Mitteleuropa e Console Onorario della Repubblica Ceca da oltre un ventennio, è sempre stata terra strategica, della soglia di Gorizia, crocevia di incontro e scontro, ventre molle di un’Europa che è come un corpo umano – ha aggiunto Petiziol – e dovrebbe respirare con due polmoi, uno a est e uno a ovest, ma che purtroppo oggi respira con un polmone solo.
Nel salone d’onore di Palazzo Antonini-Maseri, sede del rettorato dell’Università di Udine, Mitteleuropa, si è dato il via alla due giorni per celebrare cinquant’anni di attività, sempre all’insegna di vera missione politica, istituzionale e culturale per creare ponti ed abbattere confini al centro dell’Europa, grazie alla cooperazione e alle relazioni internazionali. Impegno che fa di questa associazione una vera e propria agenzia diplomatica privata e ha trattato tutti i temi fondamentali per capire il tempo in cui vive l’Europa, dalla storia alla geopolitica, passando per religione e cultura.
Nel suo indirizzo di saluto il rettore dell’università Roberto Pinton , una volta di più, ha rimarcato l’importanza delle relazionali e del grande contributo costruito dall’associazione Mitteleuropa. Sulla
“Oggi l’Europa è in discussione proprio nei suoi valori più profondi – ha detto la deputata Debora Serracchiani – e quindi il lavoro di associazioni come questa è ancora più importante nel creare nuovi e diversi canali diplomatici, di dialogo e vicinanza. È proprio la geografia della nostra regione a indicarci necessità, ruolo e obbligo di creare relazioni che vanno oltre confine”.
l’Ambasciatore Lamberto Zannier, già segretario generale dell’OSCE, e buon amico del forum dell’euroregione aquileiese. significativi i suoi interventi nel coro delle varie edizioni sulle tematiche internazionali, soprattutto in area balcanica, ha sottolineato come “questo importante compleanno cade in un momento davvero complicato, in cui è ancora più cruciale trovare spazi di dialogo e confronto: è fondamentale individuare terreni diversi e spazi informali per costruire soluzioni comuni, proprio quello che Mitteleuropa fa da 50 anni e soprattutto negli ultimi 20 con l’annuale Forum.”
Grande estimatore dell’attività di Mitteleuropa Giuseppe Morandini, presidente della Fondazione Friuli, ha citato il pensiero di Petiziol secondo il quale “…la posta in gioco è talmente alta che solamente attraverso un gioco di squadra tra mondo economico, culturale ed istituzionale potremo raggiungerte i risultati desiderati”. “Queste parole – ha detto Morandini – sintetizzano bene quale è lo spirito dei 50 anni di attività di Mitteleuropa. Parole attuali ieri ma più che mai oggi, perchè in un contesto in cui noi tutti stiamo vivendo il picco dell’instabilità delle relazioni internazionali.
Il presidente del Consiglio regionale del Friuli Venezia Giulia, Mauro Bordin, si è soffermato sull’immutato ruolo della diplomazia, in passato come nel presente, in cui si rivela l’urgenza di continuare a lavorare per la ricostruzione o la difesa del dialogo. Mitteleuropa ha creduto nell’apertura a est cinquant’anni fa, quando dialogare con i Paesi dall’altra parte della cortina di ferro sembrava un desiderio da visionari. E continua a crederci oggi che i confini da una parte sono caduti.
“In cinquant’anni – ha poi osservato il presidente – il mondo è cambiato in modo profondo: quando l’associazione è nata, nel 1974, c’erano relazioni difficili, per non dire impossibili, con molti Paesi, mentre oggi possiamo contare su rapporti solidi con i nostri vicini, come testimonia anche l’imminente stagione di Gorizia e Nova Gorica capitali della cultura. Ma certamente c’è ancora tanto lavoro da fare, nuovi interlocutori da trovare, e l’associazione – ha concluso Bordin – potrà sempre contare sul sostegno convinto del Consiglio regionale”.
Petiziol ha regalato a una platea composita per ruolo e provenienza, una serie di aneddoti in cui comparivano e riapparivano di volta in volta grandi personalità del ventesimo secolo come Karol Wojtyla, Vaclav Havel e Michail Gorbacev, con i quali ha avuto scambi e contatti diretti. “L’Associazione – racconta il presidente e co-fondatore Paolo Petiziol – è nata in un’Europa ancora divisa in due dalla cortina di ferro, con l’obiettivo di promuovere il dialogo culturale, economico e sociale tra i paesi centro-europei, una grande sfida in un momento storico in cui divisioni che sembravano insuperabili rendevano i rapporti e progetti molto difficili, se non impossibili.”.
“Sono passati 50 anni. E di cose belle e importanti per questa terra ne abbiamo fatte parecchie. Il terremoto del 6 maggio 1976 ci ha fatto conoscere improvvisamente ad Est: sono stato chiamato a Vienna e a Innsbruck per far comprendere alle autorità la portata della tragedia e convincerle a inviare gli aiuti. Negli anni, prima della caduta della Cortina di ferro, sono andato nei paesi della Mitteleuropa da solo. Mi muoveva la curiosità di capire cosa fosse il comunismo: ho trovato valori che in Italia si stavano perdendo.
L’attività dell’associazione è stata poi un crescendo fino al messaggio universale della Festa dei popoli della Mitteleuropa che abbiamo organizzato tra il 1975 e il 2012. Prima del 1989 mandare messaggi di fratellanza oltre la Cortina era quasi reazionario: nel 1990, quando vidi arrivare in FVG la prima macchina targata Polonia, fu un’emozione immensa e una vittoria.
L’obiettivo oggi non è un nostalgico ritorno al passato, ma riunificare l’Europa partendo dalle diverse culture.”
Gli ospiti stranieri presenti per il forum di Mitteleuropa, che si è tenuto della sala convegni della Fondazione friuli, nella sede della Fondazione Friuli in Palazzo Antonini-Stringher a Udine il forum si è proiettato verso il futuro delle relazioni diplomatiche e della cooperazione in Europa, Molti gli interventi di diplomatici stranieri in particolare da Slovenia, Repubblica Ceca e Ungheria e diverse le testimonianze di istituzionali regionali, politiche, culturali ed economiche con cui l’Associazione collabora da tempo con successo.
Gli ospiti sono anche stati portati in visita alla Basilica di Aquileia dove annno assistito potrà assistere ad un emozionante concerto della FVG Orchestra, “Sinfonia delle nazioni”, diretta dal maestro Paolo Paroni e con la soprano Claudia Mavilia e musiche di Mozart, Smetana, Kodály e Rossini.
Tra i più recenti traguardi dell’associazione quello originale di la Mitteleuropa la regione fulcro per le relazioni strategiche europee, a partire dal progetto ormai avviato per rendere Gorizia il punto di riferimento delle città transfrontaliere di tutta Europa.
Nel secondo giorno di celebrazioni, è andata in scena la ventesima edizione del Forum annuale a Palazzo Antonini Stringher, sede della Fondazione Friuli, presenti a moltissime istituzioni locali e diplomatici europei.
Petiziol ha sottolineato che “ci vuole un successore che prenda il timone dell’Associazione al mio posto. E visto che i traguardi raggiunti appartengono a tutti, perché non creare una direzione collettiva in cui entrino gli attori che abbiamo coinvolto in questi decenni.”
Trovare un successore a Petiziol, infatti, che ha dedicato una vita alla costruzione delle relazioni internazionali per il Friuli Venezia Giulia, non sarà facile e quindi la soluzione potrebbe essere una direzione condivisa per l’Associazione .
Ne è convinto il sindaco di Udine Alberto Felice De Toni che ha proposto come “il bagaglio di esperienze dell’Associazione possa avere un futuro come partenariato di pubblico-privato, una sorta di alleanza e direzione condivisa tra Università, Regione, Comune e altri.
Anche la Regione, rappresentata in sala dall’assessore alle finanze Barbara Zilli, ha espresso grande gratitudine per l’impegno dell’Associazione e del suo presidente che “ha avuto la capacità di comprendere l’attualità e il futuro, portando al tavolo regionale relazioni diplomatiche preziose e salde che abbiamo il dovere di preservare. Il FVG, infatti, ha posizione e ruolo strategici in Europa, ma spesso dimentica le proprie potenzialità, siamo troppo presi al lavorare sul qui e ora, invece che su prospettive e scenari di lungo periodo”.
Zilli ha poi consegnato a Petiziol una targa commemorativa da parte dell’amministrazione regionale per ringraziarlo dell’impegno e augurare buon lavoro all’Associazione per i prossimi 50 anni.
Petiziol ha ricevuto un altro importante riconoscimento dalle mani di Ivan Počuch, console generale della Repubblica Ceca a Milano: una medaglia al merito per la diplomazia “per – si legge nelle motivazioni – un uomo che con instancabile impegno e dedizione ha contribuito a costruire ponti tra nazioni”. “I tempi odierni – ha aggiunto Počuch – richiedono che gli stati si uniscano per affrontare le sfide globali, non soltanto i conflitti, ma anche cambiamento climatico, migrazioni, innovazione: per fare ciò è necessario rafforzare identità e valori comuni, esattamente come ha fatto l’Associazione Mitteleuropa, guidata da Petiziol, per realizzare il sogno di un’Europa pacifica, libera e unita.”
Sono intervenuti anche il magnifico rettore dell’Università degli studi di Udine Roberto Pinton, l’ex assessore regionale alla cultura Tiziana Gibelli, il vicepresidente di Civibank Guglielmo Pelizzo, la presidente di Mittelfest Cristina Mattiussi, l’ambasciatore sloveno a Roma Matjaz Longar, l’ ex Alto commissario Osce Lamberto Zannier, il Comandate della Brigata Alpina Julia e della Multinational Land Force (MLF) FrancescoMaioriello, dagli Affari Esteri dell’Ungheria Mark Aurel Erszegi, per l’Euroregione dei Carpazi Dawid Laseke Romina Kocina, Direttore GECT GO.
Resta inoltre aperta fino al 4 novembre la mostra allestita all’interno della Biblioteca statale isontina di Gorizia che ripercorre la storia dell’Associazione e, allo stesso tempo, quella della regione e dell’Europa: è organizzata secondo un percorso temporale a partire dall’ingresso della biblioteca con i documenti dei primi anni dell’associazione e poi, a salire, nei due piani superiori, con l’esposizione di foto, oggetti, lettere e testi organizzati in bacheche e totem. La mostra è aperta, con ingresso gratuito, da lunedì a venerdì con orario
7.45-18.45, il sabato 7.45-13.15.