Scoprire il percorso artistico di Milo Manara, i tanti mondi da lui visitati mettendo in luce la profondità della sua visione estetica e quella sensibilità di artista che lo ha portato a diventare il fumettista più influente sulla scena internazionale del fumetto non solo erotico. È questo il focus dell’esposizione “Manara Secret Gardens”, allestita al PAFF! Palazzo Arti Fumetto Friuli Pordenone dal 7 maggio al 15 agosto.

Milo Manara possiede la magia dei grandi artisti: riesce a creare mondi di cui fa sentire l’odore, i suoni, l’aria, le vibrazioni, e tutto quello che ne può conseguire, come il senso di mistero, la meraviglia, la serenità dello sguardo. Dopo le mostre personali di Giorgio Cavazzano, Gradimir Smudja, Milton Caniff e i Supereroi DC/Marvel il PAFF! Palazzo Arti Fumetto Friuli ancora una volta si propone come un fulcro di iniziative culturali che, partendo dalle firme più prestigiose del fumetto internazionale, coinvolge l’intero mondo artistico e culturale, in Italia e nel mondo e parla a tutti con l’immediatezza e la forza delle immagini.
La mostra “Manara Secret Gardens” è la prima realizzazione espositiva che concretizza la sinergia stretta tra la struttura pordenonese e il festival partenopeo Comicon. Realizzata da PAFF! e a cura di Claudio Curcio, Matteo Stefanelli, alino di COMICON, con il contributo di Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia presso la Galleria d’Arte Moderna di Villa Galvani, l’esposizione celebra l’arte di un grande artista che ha incantato illustri maestri del fumetto come Hugo Pratt, del cinema come Federico Fellini, lavorando insieme a loro e con altri grandi protagonisti dello spettacolo e dell’arte come Alejandro Jodorowsky e Vincenzo Cerami, e con grandi scrittori del fumetto angloamericano come Neil Gaiman e Chris Claremont.
Il titolo affabulatorio dell’evento espositivo, che trae spunto evidentemente dal romanzo di Frances Hodgson Burnett del 1910, è certamente allusivo, ma allo stesso tempo si apre anche ai diversi universi narrativi, scenografici, mentali, esplorati dall’artista durante la sua ormai lunga carriera, e certamente al verde contesto – il Parco Galvani del PAFF!, in cui questa mostra è organizzata.

La mostra propone un’esplorazione inedita dell’eclettismo del fumettista veronese, mettendo al centro del percorso una dimensione tanto trasversale quanto sottile nella sua opera: l’immaginazione fantastica. Una dimensione che accompagna la sua traiettoria sin dai primi passi nell’editoria e che, non a caso, è il solo collante in quel caleidoscopio di generi, ambientazioni e registri stilistici che è il suo capolavoro Giuseppe Bergman (1978 – 2004), autentico condensato di un’intera parabola artistica nel fumetto.
In esposizione 90 originali di Manara tra tavole a fumetti, disegni per la pubblicità, illustrazioni, omaggi, variant cover per Marvel Comics; 3 disegni originali di Federico Fellini, donati personalmente dal regista a Manara, 4 storyboard del fumetto da lui stesso schizzati; una lettera autografa e un layout ad acquerello per “El Gaucho” di Hugo Pratt.
Nella selezione sono presenti anche opere raramente esposte nel passato, come una tavola dal suo lavoro sperimentale giovanile “Alessio il borghese rivoluzionario” e tre illustrazioni create per una speciale collezione degli orologi Ulysse Nardin.
Tra le tavole originali, alcune dello splendido Caravaggio – imponente opera del 2015 in due volumi dedicata al maestro del barocco raffigurato dal Manara con le fattezze dell’amico e collega Andrea Pazienza – in cui ci fa sentire tutto lo splendore di Roma, la decadenza, la corruzione, la polvere, i mattoni, il frastuono, la bellezza, l’immoralità, la sporcizia, la magnificenza. Nonché la precarietà degli imperi, la transitorietà dei modelli culturali e, in qualche modo, l’eternità dell’arte. All’interno del progetto allestitivo, ideato dallo studio Corde Architetti di Venezia, diverse installazioni esperienziali arricchiscono la già importante mole di opere della mostra che, con le sue 4 sale, ambisce ad essere una delle più suggestive mai realizzate sul celebre autore veronese: attraversandole, il visitatore può interagire nel più rigoroso rispetto delle norme anti-Covid, grazie a proiezioni e contenuti audio video.
L’esposizione sarà accompagnata da una programmazione di visite guidate dal carattere coinvolgente e originale condotte da Roberto Ratantonio, mentre anche per chi non potrà recarsi di persona l’esposizione, sarà possibile visitarla online tramite un virtual tour completo in alta definizione.
” I miei cinquant’anni di carriera – commenta Manara – sono riassunti nel percorso di questa particolare esposizione che ha scelto un taglio inusuale per presentare il mio lavoro. Spero che i visitatori apprezzino il progetto realizzato dai curatori e dagli scenografi per presentare le mie tavole a fumetti e le mie illustrazioni, in attesa di poter ritornare a Pordenone di persona”.
“Siamo profondamente soddisfatti di essere riusciti a mantenere la promessa fatta a Manara 3 anni fa – dichiara Giulio De Vita Direttore artistico PAFF! – Milo ha portato bene all’apertura del Palazzo del Fumetto di Pordenone: una sfida ambiziosa e difficile. E oggi, con questa mostra, lo stesso Milo torna a portarci buoni auspici e lo fa con la leggerezza e l’eleganza del suo tratto artistico per volare oltre le alte siepi dei giardini segreti”.
“Il percorso artistico di Milo Manara è stato ed è ancora oggi quello di un autore curioso ed eclettico, sebbene concentrato intorno ad alcuni nodi chiave – afferma Matteo Stefanelli Comicon, Co-curatore della mostra – Questa mostra lo testimonia grazie all’originalità della prospettiva che, intorno al nodo della dimensione fantastica, permette di attraversare l’intero corpus della sua produzione cinquantennale, dagli immaginari della fantascienza e del fantasy al dialogo con la Storia e con il cinema.”
“Dopo i mesi di chiusura forzata dovuti dalla pandemia da COVID-19 – rileva l’Assessore Regionale alla Cultura Tiziana Gibelli – il PAFF riapre con una mostra di rilievo internazionale. Una mostra importante, capace di attrarre pubblico anche dall’estero e che guarda al futuro con rinnovato ottimismo”.
“La cultura ha assoluto bisogno di ripartire in presenza. afferma il sindsaco di Pordenone Ciriaini -e Pordenone riparte alla grande con la mostra di uno dei più celebrati fumettisti del mondo. La città si conferma anche in questo momento difficile come uno dei più importanti centri culturali italiani”.