Fondamentale l’aiuto del Soccorso Alpino all’International SkyRace Carnia del 17 giugno. Prevenzione e soccorso a fil di cielo lungo i 24,5 chilometri. Le parole del presidente Andrea Di Centa.
La macchina organizzativa, coordinata dall’US Aldo Moro di Paluzza, è già a pieno regime in vista del 17 giugno, quando si disputerà la undicesima edizione della International SkyRace Carnia e la prima edizione della Staffetta SkyRace Carnia.
Quest’anno gli organizzatori sono chiamati a fare gli straordinari visto che lungo i sentieri della Carnia si assegneranno i titoli italiani di SKY per le categorie Master.
In queste ultime edizioni i partecipanti sono sempre stati stabilmente sopra quota 200 e quest’anno si prevede di raggiungere oltre 250 iscritti. Tutti questi corridori richiedono attenzione e controllo lungo il percorso che affrontato con il bel tempo non presenta nessun tipo di rischio, ma può diventare impegnativo con il brutto tempo e la pioggia.
Un super lavoro da parte degli uomini della stazione del Soccorso Alpino di Forni Avoltri coordinata da Ruben Blanzan.
«Durante la SkyRace – ha raccontato il presidente dell’Aldo Moro e del Comitato Organizzatore Andrea Di Centa – gli uomini del Soccorso si dislocano nei punti strategici della competizione, quelli più delicati che richiedono particolare assistenza. Oltre agli atleti devono pensare anche alle centinaia di persone che in quelle ore frequentano le nostre montagne, per fare il tifo oppure per supportare i propri amici in gara. Questa è un’azione di prevenzione, è chiaro anche che sono subito pronti a intervenire se ce ne fosse bisogno. Inoltre se l’entità dell’incidente dovesse essere grave sono pronti a far intervenire l’elicottero del 118».
Quali difficoltà si possono presentare?
«In questi anni non ci sono stati incidenti seri, gli uomini dell’assistenza sono intervenuti per qualche slogatura, per qualche scivolata, o perché la fatica aveva preso il sopravvento. Il percorso della SkyRace non presenta difficoltà oggettive, infatti se la gara ha la fortuna di essere baciata dal sole, i rischi sono ridotti quasi a zero. Forse la casistica più frequente è quella dell’affaticamento. I concorrenti che gareggiano per le prime posizioni non hanno alcun problema, ma molte volte sono le persone nelle retrovie che fanno fatica a tagliare il traguardo».
Oltre ai volontari del Soccorso Alpino civile, l’International SkyRace Carnia si avvale della collaborazione degli uomini del Soccorso della Guardia di Finanza e dei Carabinieri, della Protezione Civile che mette a disposizione anche l’elicottero per l’assistenza ed il soccorso, della Forestale Regionale, dell’A.N.A., del C.A.I., dell’ 8° Reggimento Alpini di sede a Venzone e Cividale del Friuli e di quattro medici volontari dislocati sul percorso di gara.