Di Marco Mascioli
Si è svolta nella modernissima sala Europa dell’Istituto Statale d’Istruzione Superiore Galilei Fermi Pacassi di Gorizia il convegno internazionale sullo stato dell’arte delle batterie agli Ioni di Litio. Come sono fatte, impieghi e potenzialità, gestione dei rischi, era il sottotitolo dell’evento che ha visto relatori e ospiti provenienti dall’Italia e dall’estero. Oltre 200 “tecnici” partecipanti in presenza, a cui si sono aggiunti una trentina di ragazzi delle classi IV e V elettrotecnici dell’istituto e circa una cinquantina di persone collegate in streaming e anche l’interesse dei Vigili del Fuoco della Città del Vaticano e della Svizzera.




Organizzato da una società del goriziano, Percorso Sicurezza con l’A.D. Paolo Grossa, coadiuvato dal Cav. Nicola Golizia, dopo il benvenuto da parte del dirigente scolastico prof. Alessandro Puzzi e l’augurio di buon lavoro da parte dell’eurodeputato Marco Dreosto (Europarlamentare Membro della Commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare); il Dott. Ing. Fabrizio Piccinini (Direttore Regionale FVG Corpo VV.F.); in collegamento video il Dott. Ing. Fabio Dattilo (Capo emerito Corpo Nazionale dei VV.F.); il Dott. Paolo Di Domenico (Dirigente Compartimento Polizia Stradale del FVG); Dott. Ing. Alessandro Giuseppe Granata (Comandante VV.F. di Gorizia); in collegamento anche il Dott. Nazzareno Santilli (Dirigente Ambientale del Dipartimento Protezione Civile Nazionale); ha mandato un messaggio scritto di augurio, saluto e vicinanza il Dott. Luigi Brugnaro (Sindaco di Venezia).
Dopo un così corposo prologo si sono alternati , in qualità di relatori, il Dott. Ing. Michele Mazzaro (Dirigente Superiore del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, Vicario del Direttore Centrale per la Prevenzione e Sicurezza Tecnica); la Dott.sa Cinzia Di Bari (in collegamento video – primo ricercatore ENEA e autrice di numerose pubblicazioni tecniche di studio ed approfondimento sulle batterie agli ioni di litio); la Prof.ssa Paola Russo (Ricercatrice del Dipartimento Ingegneria Chimica Materiali Ambiente, Università Sapienza di Roma e autrice di numerose pubblicazioni scientifiche sul tema); il Dott. Paolo Borroni (A.D. di MB S.r.l. Estintori), per chiudere con l’intervento e le domande del Dott. Claudio Cangialosi (in collegamento video , Direttore di SicurAuto.it e SicurMoto.it).





Tutto molto interessante ciò che abbiamo scoperto durante il convegno e la condivisione delle informazioni sarà utile per ognuno nel proprio settore specifico, ma praticamente nessuno escluso dato che tra smartphone, giocattoli, trapani avvitatori, biciclette elettriche, monopattini elettrici, auto elettriche o ibride, rasoi elettrici, personal computer o quasi tutti gli oggetti che ci circondano sono ormai dotati di batterie agli ioni di litio e soprattutto lo saranno sempre più in futuro.
Consigli ne sono giunti a bizzeffe, dal non lasciare in carica il cellulare sul comodino di legno vicino al letto, all’evitare di ricaricare qualsiasi prodotto all’interno dell’abitazione o del garage. Sono però emersi anche fattori molto più gravi come lo stoccaggio e il trasporto delle batterie, per esempio a bordo delle navi con i container, oppure nella stiva degli aerei.
Di contro sono state anche riportate le statistiche che mettono le auto elettriche in posizione di rilievo tra quelle bruciate per autocombustione, in percentuale sul numero di vetture circolanti, ma ciò che preoccupa nell’incendio di auto elettriche, a differenza di quelle a combustione termica, è che può avvenire a distanza di tempo dall’evento che l’ha causato (un urto contro un ostacolo può innescare un incendio che si scatena solo in seguito); lo spegnimento di un incendio di una batteria è più impegnativo, richiede maggiori quantità di estinguenti, i gas generati dal fumo degli Ioni di Litio incendiati sono molto dannosi per l’essere umano.
Importante che questo convegno abbia visto così tanti interlocutori interessati, soprattutto per la parte pratica che si è svolta nel pomeriggio, quando gli organizzatori hanno mostrato soluzioni tecniche già a disposizione oggi, per gestire gli incendi generati dalle batterie e spiegato quali possono essere le cause scatenanti. Manuela Deyzel ed Eugenio Wolk della A&D Transport, direttamente dalla Svizzera, hanno portato un camion con container attrezzato per l’autospegnimento della vettura racchiusa all’interno e il contenimento dei fumi nocivi. Prima ancora l’intervento con il carroattrezzi e le coperte protettive con Massimo Mazzaro di Italrescue che possono contenere le fiamme che, come detto, potrebbero generarsi anche a distanza di tempo dall’incidente.