Un convegno regionale, promosso dal Centro Balducci e Rete DASI (Diritti Accoglienza Solidarietà Internazionale) del FVG, si proponeva di ripensare criticamente all’accoglienza di rifugiati e richiedenti asilo, divenuta prevalente da anni in Friuli Venezia Giulia, ovvero quella in strutture collettive di grandi dimensioni, come i CAS e i CARA, dove centinaia di persone vivono in condizioni di precarietà, con servizi essenziali, senza un reale programma di inclusione sociale.
Il convegno voleva indicare un’alternativa possibile, quella dell’accoglienza diffusa sul territorio, pochissimo praticata nella nostra Regione, che si colloca agli ultimi posti in Italia nell’ambito del Sistema Accoglienza Integrazione (SAI).

Un Sistema costruito in più di vent’anni di esperienze in ogni angolo del Paese, che ha dimostrato di essere un modello virtuoso perché capace di favorire la convivenza e l’incontro di differenti culture, di avviare le persone migranti alla formazione professionale e all’incontro con l’offerta di lavoro, proveniente dai diversi comparti economici del territorio.
Il Convegno, nel quale sono intervenuti amministratori e amministratrici locali provenienti anche da altre regioni italiane per illustrare esperienze fruttuose realizzate nell’ambito dei progetti SAI, intende promuovere la partecipazione di politici, rappresentanti del mondo sindacale, del terzo settore e (pochissimi in verità) del mondo economico, per definire un percorso che permetta anche al Friuli Venezia Giulia di adottare le migliori pratiche consolidate nel Paese.
Paolo Iannaccone, presidente del Centro di Accoglienza E. Balducci di Zugliano ha aperto la tavola rotonda portando i saluti iniziali, quindi sono intervenuti: Gianfranco Schiavone, presidente ICS Trieste, membro dell’Associazione Studi Giuridici sull’Immigrazione (ASGI); Virginia Costa, direttrice del Servizio centrale Sistema Accoglienza Integrazione (SAI); Alessandro Russo, ricercatore IRES FVG; Alessio Fornasin, professore associato di Demografia, Università di Udine. Poi ha preso le redini la giornalista Anna Piuzzi per introdurre Franco Balzi, Sindaco di Santorso (VI) e coordinatore nazionale della Rete Comuni Solidali (ReCoSol); Margherita Colonnello, assessora ai servizi sociali del Comune di Padova; Alberto Bernava, Sindaco di San Vito al Tagliamento (PN) e Alberto Felice De Toni, Sindaco di Udine.
Nell’ultima parte c’è stato l’intervento di Cristiano Degano, presidente dell’Ordine dei Giornalisti del FVG, che ha ricordato alcuni passi essenziali delle norme che regolano la professione di giornalista in relazione alle notizie relative agli immigrati, facendo riferimento alla “Carta di Roma e di Treviso”.
Prima di chiudere altri ospiti si sono alternati al microfono per portare le loro testimonianze, tra gli altri Angela Martina, Presidente ANCE Udine (Associazione Nazionale Costruttori Edili), Emiliano Giareghi, segretario generale CGIL Udine e la Sindaca di Gradisca d’Isonzo, Linda Tomasinsig, ma anche alcune testimonianze dirette di immigrati.