Il 9 ottobre si terrà a Udine, in sala Ajace, il sedicesimo Forum Internazionale dell’Euroregione Aquileiese, ideato, promosso ed organizzato dall’associazione culturale Mitteleuropa. Il forum, patrocinato dalla CEI e dalla Regione Friuli Venezia Giulia, è un think tank di alto livello per l’approfindimento dell’attualità internazionale, rivolto agli studenti universitari e agli skateholder regionali e non solo , al quale partecipano esponenti di primo piano della diplomazia e delle istituzioni di molti paesi della area balcanica e mitteleuropea.
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«Questa edizione è dedicata all’eredità europea del patriarcato di Aquileia, il passato che non passa, e trae spunto – commenta il presidente di Mitteleuropa e Console Onorario della repubblica ceca, Paolo Petiziol – dalla straordinaria ricorrenza che vede nel 2020 il seicentesimo anniversario della caduta dello Stato Patriarcale del Friuli, realtà statuale nata nel 1077 e conclusasi con l’occupazione veneta di gran parte del Friuli il 19 luglio 1420. Si spegneva così una delle forme di democrazia parlamentare più antiche al mondo (Constitutiones Patriae Foriiulii – 1231) seconda solamente alla Magna Carta inglese (1215). Ma ciò che in realtà si intende sviluppare con questo progetto non è un approfondimento di fatti storici, bensì la loro attualizzazione, rapportando il tutto all’attuale momento socio-politico.
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Tutti siamo convinti che il futuro sia una pagina bianca di un quaderno su cui scrivere giorno dopo giorno- commenta ancora Petiziol – ma in realtà è il nostro passato che condiziona le nostre scelte, frutto di una cultura sedimentata in secoli e secoli di radicamento territoriale.
È un passato che non passa perché è paradossalmente presente, sempre e ovunque. Basta riflettere sulle parole di Franz Werfel, ebreo-praghese, ‘Nel Crepuscolo di un Mondo’ (Locarno aprile 1936): “Gli ordinamenti politici del mondo si danno il cambio. Ma ciò che è ordinato, governato, amministrato, sia Paese, sia popolo, sia individuo, sopravvive, con la sua natura congenita, a tutti questi sconvolgimenti”».