09/02/2025

Con il progetto CrossCare, realizzato nell’ambito di un Interreg Italia-Slovenia, da diversi enti e case di riposo con capofila  la  cooperativa sociale Itaca, si persegue la strategia  di rafforzare la  cooperazione istituzionale e  degli operatori dei servizi sociosanitari dedicati alla cura dell’anziano, sia pubblici che privati, e pianificare soluzioni congiunte per affrontare le conseguenze del cambiamento demografico in atto, che vede il progressivo invecchiamento della popolazione.

“Questo progetto ha il merito di rispondere al cambiamento demografico che sta attraversando la nostra società e di integrarsi armonicamente alla riforma della sanità regionale”,   ha detto   a Trieste la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, intervenendo alla presentazione del progetto CrossCare,  finanziato dal Fondo europeo di sviluppo regionale.

CrossCare  affronta  le sfide relative all’invecchiamento della popolazione in considerazione dei risvolti economici e agli squilibri dei servizi legati all’inclusione sociale e ai sistemi di welfare nell’area transfrontaliera.

Una delle azioni previste dal progetto è la realizzazione di punti di servizio rivolti agli anziani ed alle loro famiglie all’interno delle case di riposo che saranno al contempo aperte al territorio, con lo scopo di favorire la presa in carico delle persone, familiari compresi, in maniera personalizzata e continuativa, sia a livello regionale che transfrontaliero.

Tornando all’innesto del progetto all’interno della sanità riformata del Friuli Venezia Giulia, Serracchiani ha sottolineato come CrossCare colga le opportunità offerte nell’ambito degli investimenti, in particolare quelli sulla formazione multidisciplinare rivolta agli operatori e agli stessi familiari e sulla personalizzazione dell’assistenza.

Serracchiani ha rimarcato la valenza internazionale del progetto che vede il Friuli Venezia Giulia, assieme al Veneto, cooperare con la Slovenia, a conferma del rafforzamento avviato in questi anni dei rapporti tra la Regione e la vicina repubblica.

Da parte sua il rappresentante del ministero del Welfare della Slovenia, Ales Kenda, che ha spiegato le finalità del progetto insieme alla presidente della cooperativa sociale Itaca, Orietta Antonini, ha affermato che anche in Slovenia si registra il progressivo invecchiamento della popolazione e “questi cambiamenti demografici richiedono delle risposte efficaci da parte delle istituzioni “.

In questo contesto Kenda ha ribadito il ruolo essenziale svolto dai centri diurni, che rappresentano un punto di sintesi tra la rete dei servizi residenziali e la famiglia.

Il rappresentante del ministero sloveno ha poi evidenziato il dato che vede la Slovenia come una delle nazioni europee con la maggior presenza di popolazione anziana: a tutt’oggi si registrano 250 persone ultracentenarie, un numero dieci volte superiore rispetto a soli 25 anni fa.

Il progetto Croscare è guidato dalla cooperativa sociale Itaca (ente capofila), in partenariato con l’asp Itis di Trieste, la residenza per anziani Giuseppe Francescon di Portogruaro (Ve), la casa costiera del pensionato Capodistria, la società Deos di Lubiana e l’istituto nazionale sloveno per il welfare. Tra i partner associati, oltre alle Regioni Fvg e Veneto, sono presenti i ministeri della Salute e del welfare della Slovenia, la residenza protetta per anziani di Sacile, l’azienda assistenziale sanitaria n.5 Friuli Occidentale, l’azienda unità locale socio sanitaria n.4 Veneto Orientale e la Ccsa della sanità di Capodistria.

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