La conoscenza e lo studio permettono di migliorare la qualità di vita delle persone. Per questo la Regione Friuli Venezia Giulia, pur in un momento di scarsità di risorse, ha investito nel 2017 oltre 10 milioni di euro per garantire il diritto alla studio. Lo ha dichiarato l’assessore regionale all’Università, Loredana Panariti, intervenendo all’apertura del 94. anno accademico dell’Università di Trieste.
Panariti ha evidenziato che tutti tutti coloro che ne sono meritevoli devono avere l’opportunità di studiare, quindi anche se i fondi nazionali sono in calo la Regione continuerà ad investire affinché tutti abbiano le stesse opportunità. “Il mio auspicio è che in futuro, anche grazie ad Esof 2020, le persone possano dire di essere venute a Trieste per vedere come si ricostruisce l’Europa”.
In una lettera inviata per l’occasione, la ministra dell’Istruzione, Valeria Fedeli, ha ribadito la grande occasione rappresentata per Trieste da Esof 2020 e ha sottolineato che “la candidatura non avrebbe avuto successo se Trieste non fosse già di per sé una città a forte vocazione europea, collocata in un’area di confine prima e di costante dialogo poi, fra Est e Ovest dell’Europa”.
Illustrando i risultati ottenuti dall’Ateneo, il magnifico rettore, Maurizio Fermeglia, citando le valutazioni Censis-Repubblica ha spiegato che “la didattica dell’Università di Trieste è a livelli eccellenti. Siamo riusciti ad aumentare il numero di neo immatricolati che per tre anni di fila è cresciuto in media del 8 per cento annuo. Rilevante, anche la percentuale del 9 per cento di studenti stranieri, più alta rispetto alla media nazionale”. Fermeglia ha inoltre evidenziato che “il tasso di occupazione dei nostri laureati è di molto superiore alla media nazionale, così come è più elevata la retribuzione netta”.
La fondatrice del programma Erasmus, Sofia Corradi, ha ribadito “i meriti dell’Università di Trieste nella nascita del quel progetto”, in particolare il ruolo del rettore Giampaolo De Ferra, e ha spiegato che “avere un’esperienza di vita e studio all’estero è sempre stato considerato utile nella formazione di una persona”.