Un accordo a breve tra Direzione regionale Istruzione e Ufficio scolastico regionale darà seguito alla mozione, approvata all’unanimità nel maggio scorso dal Consiglio regionale, che porterà un Dae, un defribrillatore automatico in ogni scuola del Friuli Venezia Giulia. Lo ha confermato il vice governatore regionale in occasione della consegna di un dispositivo alla sezione del Soccorso alpino di Gemona da parte di Denis Copetti, salvato lo scorso 26 ottobre in seguito a un arresto cardiaco grazie al defibrillatore che era posizionato all’esterno della Farmacia Bissaldi di Gemona e che è stato utilizzato dal dottor Diego Berto.
Il dispositivo era uno dei 110 defibrillatori donati da Croce Rossa nell’ambito del Progetto “CRI nel Cuore” avviato a fine 2017 dal Comitato di Udine per installare il salvavita nei comuni del territorio situati in zone difficilmente raggiungibili o disagiate nonché in quelli ad alta densità di abitanti.
Per il progetto era stato scelto un dispositivo di ultima generazione che ha permesso di dotare personale non sanitario di un vero e proprio defibrillatore ospedaliero e di connetterlo a un sistema telematico su rete web condiviso con la Centrale operativa regionale Sores la quale ha oggi facoltà di sorvegliare lo stato dei dispositivi e vedere in diretta, in caso di utilizzo, i parametri vitali della persona soccorsa.
L’accordo approvato il 10 maggio dalla Giunta, che rappresenta il documento di indirizzo regionale nel quale sono condivise le strategie e gli obiettivi di intervento per promuovere la salute e il benessere nella scuola, ha un piano finanziario che prevede oltre all’acquisto della strumentazione (240mila euro) anche la formazione iniziale di circa 800 persone (32mila euro).
Di grande impatto i dati che riguardo l’arresto cardiaco improvviso, un evento caratterizzato da una cessazione dell’attività del cuore, che si verifica mediamente in 1 caso ogni 1000 abitanti per anno. Complessivamente sono 60.000 gli arresti cardiaci all’anno in Italia e 400.000 in Europa.