23/07/2024

Avvicinare i ragazzi al mondo del lavoro, motivarli allo studio per guardare al futuro con più concretezza, stimolare la creatività, accrescere in loro il senso di responsabilità e il valore della solidarietà: sono questi i principi chiave del progetto che ha recentemente visto protagonisti sette allievi dell’I.S.I.S. Malignani, sezione chimica e che ha permesso loro di conoscere più da vicino la realtà imprenditoriale del settore nella provincia di Udine. In collaborazione con Biofarma Spa di Mereto di Tomba, azienda leader nella formulazione e produzione conto terzi di cosmetici e integratori alimentari, il giovane team di lavoro è stato impegnato nella formulazione e produzione di Benefit.AM, una crema idratante per le mani a base di olio di argan e mandorle dolci.

Il professor Giuseppe Motisi ha seguito gli allievi delle classi prima e seconda A dell’Istituto – Isabella Caruzzi, Michela Di Biaggio, Lorenzo Metus, Letizia Ronchi, Filippo Casula, Giulia Mestroni e Chiara Petri – durante tutte le fasi di realizzazione del prodotto – con la supervisione della dottoressa Valeria Valdisolo, responsabile del laboratorio R&D di Biofarma – così scandite: dalla ricerca bibliografica sugli ingredienti, ai test formulativi sino alla produzione di circa 500 pezzi venduti in occasione del XIII Mercatino internazionale della Bontà a favore della “Fondazione Operation Smile Italia Onlus”, svoltosi il 13 marzo a Città Fiera di Torreano di Martignacco. Un’occasione di crescita davvero importante per questi giovani, sia per lo spessore umanitario dell’iniziativa, sia per l’esperienza formativa vissuta dagli studenti dentro le mura aziendali.

Un’opportunità utile a comprendere che il mondo del lavoro, spesso così lontano dalla scuola, non è una dimensione sterile nel suo essere pratica perché rappresenta, anzitutto, un laboratorio di valori: collaborazione, rispetto, confronto, responsabilità, gestione del tempo. Dalla scelta del nome e dell’immagine della crema sino alla sua realizzazione, è stato fondamentale per gli studenti, infatti, scambiare idee e capire in che modo tradurle in un prodotto reale, dividersi i compiti, misurare i risultati e le competenze, fare gioco di squadra. Ma non solo. È stato possibile far vestire loro i panni di “imprenditori etici” insegnando che le leggi dell’economia e del profitto devono correre di pari passo con le leggi dei valori umani e della solidarietà.

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