Bibione Tourism Survey ha analizzato comportamenti, scelte e bisogni del turista contemporaneo. Presente un’ampia sezione comparativa tra le spiagge venete di
Bibione, Caorle e Jesolo, e quelle friulane di Lignano Sabbiadoro e Grado. I dati raccolti in una pubblicazione saranno presentati e diffusi nel convegno del 21 marzo a Bibione, alla presenza di istituzioni e operatori economici di entrambe le regioni. Iscrizioni gratuite su bibione.com
Il turista tedesco di Baviera, Renania settentrionale-Vestfalia e Assia media va in vacanza 2.07 volte all’anno, tende a prenotare a gennaio, è disposto a percorrere in auto 1.092 chilometri per raggiungere la destinazione e se avesse un buono da duemila euro, quasi la metà la spenderebbe per le spiagge dell’Adriatico.
Il turista austriaco di Stiria e Carinzia viaggia per svago 2.22 volte all’anno, ma se è over 60 anche 2,5, prenota da uno a tre mesi in anticipo, spesso direttamente sul web con un picco nel mese di maggio. E con un voucher da duemila euro, 883 li investirebbe sulla costa adriatica (cifra che arriva a 1.054 euro se si tratta di persone con più di sessant’anni).
Sono solo alcuni dei dati che emergono da Bibione Tourism Survey, la ricerca di mercato che Bibione, seconda spiaggia italiana per numero di presenze, ha condotto tra febbraio 2015 e maggio 2016 in specifiche aree di Austria e Germania (Stiria e Carinzia per la prima, Baviera, Renania settentrionale-Vestfalia e Assia per la seconda) presentati ufficialmente a Bibione, alla presenza di istituzioni e operatori delle principali località dell’Alto Adriatico. Oltre a Bibione, infatti, la ricerca ha riguardato le località di Jesolo e Caorle, ma anche le spiagge friulane di Lignano Sabbiadoro e Grado.
L’idea nasce da Bibione Live – Consorzio di Promozione Turistica che riunisce gli operatori economici della località balneare veneta e ne gestisce la promozione nazionale e internazionale. Sotto la guida di Giovanni Mazzarotto – presidente per due mandati e fino allo scorso 28 febbraio – il consorzio ha deciso di finanziare una ricerca mirata a capire i comportamenti, le scelte e le necessità del turista contemporaneo, per conoscerlo meglio e aumentarne il livello di soddisfazione.
Bibione Tourism Survey è stata condotta tra l’Austria e la Germania da un’équipe di studiosi della Alpen-Adria-Universität di Klagenfurt guidata dal professor Ralf Terlutter, con la collaborazione dello studio italiano di consulenza e servizi per la comunicazione Carter&Bennett.
L’analisi si è sviluppata su un doppio binario: il primo dedicato alla vacanza in generale (destinazioni preferite, modalità di prenotazione, caratteristiche della sistemazione, etc.), il secondo più legato alla percezione delle singole località – Bibione, Caorle, Jesolo, Lignano Sabbiadoro, Grado – analizzate in chiave comparativa per metterne in evidenza i punti di forza e debolezza e immaginare gli scenari futuri.
Un aspetto quest’ultimo sicuramente innovativo e che Mazzarotto ha considerato prioritario sin dall’inizio: “Quando nel dicembre 2015, come consorzio Bibione Live, abbiamo creato l’Osservatorio permanente del turismo, abbiamo scelto di investire in conoscenza. Il primo progetto che abbiamo avviato è stata questa ricerca. Bibione Tourism Survey dimostra che ognuno possiede la propria specialità: una specialità che può trasformare la nostra offerta turistica complessiva in una grande offerta, la migliore dell’Alto Adriatico, un luogo sicuro, bello, tranquillo e, nel suo insieme, unico.
Con questi obiettivi, Bibione supera i confini territoriali e punta a un’offerta turistica sempre più organizzata, competente e competitiva. Perché, se l’Italia è la meta più popolare tra gli austriaci e i tedeschi mettono al primo posto Germania e Spagna, tutti concordano sulla tipologia di vacanza preferita: al primo posto c’è sempre spiaggia e mare.
Il vicepresidente del Friuli Venezia Giulia e assessore alle Attività produttive, Sergio Bolzonello, intervenendo alla tavola rotonda nell’ambito del convegno, ha sostenuto che per accrescere l’attrattività dell’offerta turistica di area vasta, in particolare quella dell’Alto Adriatico e del Friuli Venezia Giulia, occorre pensare a un grande piano industriale, che tenga conto dei diversi elementi destinati a influire sulle scelte dei turisti.
Elementi, tra i quali particolare attenzione deve essere posta alle infrastrutture, alla rete di collegamenti viari, ferroviari, aeroportuali, assieme ai percorsi sul territorio, compresi quelli ciclabili e quelli pedonali.
Il collega veneto di Bolzonello, il vicepresidente Gianluca Forcolin, ha ribadito il principio di turismo
come una grande realtà industriale. Una crescita non potrà avvenire senza la contestuale crescita dei
servizi, delle infrastrutture, delle professionalità, della rete dei collegamenti di accesso e di avvicinamento alle nostre realtà balneari.
Il vicepresidente ha concluso ricordando che anche la realizzazione della terza corsia sull’autostrada A4, assieme
all’ottimizzazione della rete stradale di accesso, costituisce uno degli elementi portanti di una nuova logistica a vantaggio del sistema turistico dell’alto Adriatico.