24/07/2024

Segno più per il turismo in Friuli Venezia Giulia in crescita da tre anni e mezzo a questa parte, cioè da quando la politica regionale ha lavorato ad un piano strategico industriale, costruito su vari aspetti, dalla Card FVG agli Info point ( gli unici in Italia ad essere gestiti dall’amministrazione pubblica), dalla formazione alla promozione. I dati 2017 rispetto al 2016, presentati in una conferenza ospitata nell’aeroporto regionale, che per l’occasione si è presentato come moderna ed interattiva vetrina, in attesa ern aerop IMG_4649dell’imminente varo dell’interporto, sono lusinghieri. Più 5,4 per cento di arrivi e più 5,2 per cento di presenze con gli stranieri a farla da padroni, con mediamente un più 7 per cento rispetto al 3 per cento degli italiani. In testa gli austriaci per numeri assoluti, seguiti subito dopo dai tedeschi, soprattutto Bavaresi, che performano meglio in quanto ad incremento percentuale. Exploit di incrementi percentuali a due cifre per cechi, russi, americani e ucraini, spagnoli, canadesi, slovacchi, belgi. I turisti esteri apprezzano particolarmente la montagna, in particolare Piancavallo.. Le residenze alberghiere sono le più gettonate ma anche le altre forme ricettive si difendono bene, a partire da campeggi e villaggi turistici. Nel complesso dei dati positivi, unica nota stonata quella di Gorizia con numeri in rosso ( in realtà sarebbero positivi) ma sono falsati dalla mancata collaborazione di una struttra ricettiva che da sola muove più di 20 mila arrivi ma che non ha voluto trasmettere i dati alla Turismo FVG.

Servizi audiovideo di Gianfranco Biondi e Marco Mascioli

L’aumento delle presenze in Friuli Venezia Giulia nel 2017 del 5,2 per cento – con arrivi a +5,4 per cento – “è un dato molto significativo, che registra punte di incremento di oltre l’8 per cento e, in alcune zone,
anche sopra il 10 per cento, facendo seguito agli aumenti a doppia cifra del 2016, del 2015 e della seconda metà del 2014”.

Lo ha rilevato il vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello in una conferenza stampa tenuta a Ronchi dei Legionari nella sala convegni dell’Aeroporto di Trieste nel corso della quale è stato tracciato un bilancio sui flussi turistici in regione nel 2017 e si è fatto il punto sui risultati di alcune attività diern aerop IMG_4652
promozione e comunicazione di PromoTurismoFVG nel 2017, tra cui il nuovo allestimento dell’aeroporto come opportunità di comunicazione.

All’appuntamento con la stampa sono intervenuti il presidente di Trieste Airport Antonio Marano e, per pomoTurismoFVG, il direttore generale Marco Tullio Petrangelo e il direttore marketing Bruno Bertero.

Bolzonello ha evidenziato come tutti i nove ambiti del turismo regionale mostrino un segno più, “frutto di un Piano strategico del turismo che mai si era fatto prima, concepito con un ragionamento di tipo industriale e realizzato con una grande condivisione e un forte partenariato con le centinaia di operatori del settore”. Per quanto riguarda l’aspetto strategico dei risultati del 2017, il vicepresidente della Regione ha affermato che “la grande sfida vinta è stata la riconquista degli ospiti di lingua tedesca, puntando sull’Austria e sulla Baviera, e aumentando quindi via via la promozione sugli altri Laender della Germania, senza trascurare l’est Europa e i nuovi mercati interessanti”.

Nell’ottica della crescita del turismo, ha aggiunto Bolzonello, “abbiamo rilanciato l’aeroporto regionale, grazie anche a una convenzione con PromoTurismoFVG”, mentre l’attivazione tra pochi giorni del Polo intermodale, in programma il prossimo 19 marzo, “darà ulteriore linfa al nostro turismo e sarà fonte di importanti gratificazioni per l’economia del Friuli Venezia Giulia”.

ern aerop IMG_4661Anche secondo il presidente di Trieste Airport Antonio Marano,
“il Polo intermodale permetterà di fare un salto di qualità allo scalo. Siamo l’unica realtà aeroportuale collegata direttamente con l’Alta velocità e qui si concentreranno tutte le modalità di trasporto. E’ un’integrazione unica nel suo genere”, ha detto Marano, la quale, oltre ad ampliare il bacino di utenza del turismo, farà sì che “l’utente straniero rimanga positivamente colpito dall’efficienza della mobilità nella nostra regione”.

Al termine della conferenza stampa si è tenuta una visita ai gate 8 e 9 dell’aeroporto, dove, in collaborazione con
PromoTurismoFVG, l’ospitalità è stata ridisegnata con pannelli panoramici che illustrano le bellezze delle Friuli Venezia Giulia e con la creazione di colonne interattive che, mediante una semplice connessione da telefonino, avviano la riproduzione di video sui percorsi più significativi della regione in chiave turistica.

8.729.115 presenze di turisti in Friuli Venezia Giulia nel 2017, 433.819 in più rispetto all’anno precedente, con un maggior incremento degli ospiti provenienti da Paesi esteri (+7,0%) rispetto al +3,0 dei turisti connazionali e
un ruolo leader, tra gli stranieri, per gli austriaci (1.581.196, +6,7%), i tedeschi (1.173.740, +7,3%) e i cechi (245.688, +16,9%) e l’incremento percentuale più spiccato fatto segnare dai russi (+18,9%).

Sono i grandi numeri che fotografano il turismo in Friuli Venezia Giulia nel 2017; numeri illustrati all’Aeroporto di Trieste di Ronchi dei Legionari dal vicepresidente della Regione Sergio Bolzonello, insieme al direttore generale di PromoTurismoFVG Marco Tullio Petrangelo e al direttore marketing della controllata regionale Bruno Bertero. Nel 2018 si prevede – come ha reso noto lo stesso Petrangelo – di sfondare quota 9 milioni, chiudendo a 9,1-9,2 milioni di presenze.

I posti letto occupati dagli ospiti del Friuli Venezia Giulia, nelle diverse tipologie ricettive, sono stati nel 2017 117.890. Tutti i nove ambiti del turismo regionale, accorpati statisticamente in tre macroambiti, chiudono l’anno passato con un segno “più”. La montagna cresce de 7,1% nelle presenze (e del 5,3% negli arrivi), il mare e le città storiche registrano unern aerop IMG_4664
incremento di presenze del 5,2% (+6,1% gli arrivi), mentre gli ambiti cittadini e le altre aree vedono lievitare le presenze turistiche del 4,7% (+4,8% gli arrivi).

Tra gli ospiti connazionali (+3,0 tendenziale) si conferma il primato della Lombardia (822.391, +4,3%) davanti agli abitanti del Friuli Venezia Giulia stesso (742.365 presenze) e ai veneti (740.332 presenze). Il maggiore incremento riguarda i turisti provenienti dalla Basilicata (+56,3% delle presenze), seguiti da pugliesi (+18,7%) e umbri (+17,6%).

Il turismo cresce in ogni tipo di struttura: presenze a +4,1 per alberghi, alberghi diffusi, residenze turistiche alberghiere, b&b, affittacamere, agriturismo, strutture a carattere sociale e rifugi e +9,8% per campeggi e villaggi turistici. Aumentano anche (+4,8%) le presenze in case e appartamenti per vacanze.

Per quanto riguarda la montagna (+7,1%) la maggior crescita delle presenze si registra nell’area Piancavallo e Dolomiti Friulane (+15,6%), seguite da Carnia (+5,7%) e Tarvisiano-Sella Nevea-Passo Pramollo (+4,6%). Nel gruppo mare/città storiche, aumento in doppia cifra per Grado, Aquileia e Palmanova (+10,7%), mentre per quanto concerne le principali località balneari le presenze a Grado segnano un +10,1% (+11,4% gli arrivi) e un +2,5% a Lignano (+3,1% gli arrivi). Entro il macroambito delle città (+4,7%), Pordenone totalizza un +9,9%, Udine un +8,2%, Trieste un
+4,1% e Gorizia un -4,5%, ma quest’ultimo dato è negativo a causa del mancato trasferimento del conteggio presenze/arrivi da parte di un grande hotel.

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