22/07/2024

“Un connubio importante fra università, istituzioni e imprenditoria che ha reso possibile la realizzazione di un nuovo tampone salivare le cui caratteristiche di affidabilità sicurezza e velocità lo rendono un’arma importante nella lotta contro il Covid-19. Un progetto che diventa anche simbolo della capacità di innovazione del Friuli Venezia Giulia e una valida collaborazione tra pubblico privato”.
È il commento di Massimiliano Fedriga, governatore del Friuli Venezia Giulia, in occasione della conferenza stampa moderata dal direttore del Messaggero Veneto, Omar Monestier, sul nuovo sistema diagnostico salivare nato dalla collaborazione tra Biofarma Group e l’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale.
“Si tratta di un test molecolare che presenta un’affidabilità maggiore rispetto all’attuale gold standard, ovvero il tampone nasofaringeo – ha sottolineato il governatore del Friuli Venezia
Giulia – e oggi possiamo essere orgogliosi di proporre un prodotto che sarà in grado di cambiare in meglio la possibilità di tracciamento, diagnosi e il conseguente contenimento del virus”.
Tra i temi affrontati dal governatore anche quello relativo all’importanza di vaccinarsi: “oggi c’è una paura diffusa, fra l’altro priva di fondamento, sulla validità di Astrazeneca – ha detto – su cui c’è l’indiscusso avvallo del mondo scientifico. Il vaccino è l’unica arma per ambire a tornare alla normalità; sarebbe drammatico se oltre alle difficoltà di approvvigionamento dei vaccini vacillasse l’adesione alla campagna vaccinale”.
Come è stato illustrato, i principali vantaggi del sistema diagnostico salivare si traducono in semplicità di somministrazione, velocità e ripetibilità di prelievo, nessuna invasività per chi si deve sottoporre al test, sicurezza per gli operatori sanitari ed elevata affidabilità grazie alla maggioresensibilità clinica nel rilevamento del virus Sars-CoV-2.
Il sistema diagnostico è pronto e disponibile per essere utilizzato in modo esteso, partendo proprio dal Friuli Venezia Giulia, dove dalla fase pilota sono emersi ottimi risultati sia nelle performance sia in termini di sostenibilità dei costi.
Nel dettaglio l’innovazione del sistema diagnostico si basa sull’utilizzo di un nuovo liquido reagente che consente di trasportare e conservare più a lungo i campioni da tampone per Covid-19, r Il liquido fissa e conserva l’Rna del virus e lo rende inattivo, consentendo agli operatori sanitari di condurre le analisi in sicurezza e di poterle effettuare anche a distanza di 48 ore o di ripeterle, senza avere conseguenze sulla conservazione del campione o sul risultato.
“Tutta la parte di ricerca e sviluppo del nuovo liquido reagente – ha indicato Germano Scarpa, presidente di Biofarma Group – è avvenuta nei nostri laboratori di Mereto di Tomba e grazie al supporto di Asufc e della Regione siamo riusciti a portare avanti la fase di test del prodotto con la massima accuratezza e rapidità. È grazie all’impegno di tutti se abbiamo oggi la disponibilità di questo nuovo strumento diagnostico di cui abbiamo avviato la produzione, e per questo abbiamo deciso di donare la produzione dei primi 15mila test salivari all’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale”.
L’impresa e l’Asufc stanno, inoltre, proseguendo la ricerca seguendo un nuovo filone di indagine, indagando la possibilità di ampliare l’utilizzo del liquido reagente per individuare
precocemente i positivi contagiosi da quelli non contagiosi, verificando la presenza del virus non tramite il suo acido nucleico (Rna) ma tramite le sue proteine (antigeni).

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