21/11/2024

Un paio di settimane fa, mentre passeggiava per le strade del paese di Lendinara in provincia di Rovigo, Carla Piola, 88 anni, pensava di essere viva. Quando ha letto l’annuncio della sua morte, affisso sui muri, non poteva credere ai propri occhi. Ha dovuto chiarire l’equivoco e rasserenare i familiari, facendo sapere a tutti che stava bene. Eppure a Lendinara, paese di circa diecimila abitanti, nel Rodigino, c’è una sola donna che si chiama Carla Piola, di 88 anni. E secondo gli annunci funebri, quella Carla Piola era proprio morta. Colpa di un errore commesso dall’ospedale di San Luca di Trecenta, dove era deceduta un’altra cittadina di Lendinara, Carla Paiola, con la a, di 88 anni. Nel trasmettere la notizia al comune di Lendinara un solerte impiegato dell’ospedale ha omesso una a. Così la defunta Carla Paiola è diventata Carla Piola, stessa età e stesso comune di residenza, che abita a pochi passi dalla donna deceduta. Ovviamente la burocrazia sempre restia a correggere gli errori ha lavorato con i suoi tempi. Il tribunale di Rovigo ha dovuto ” riportare in vita la signora Piola” mentre più complicata era la procedura per rilasciare il certificato di morte alla defunta, che da oltre dieci giorni era senza sepoltura. Alla fine tutto è andato a posto.

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