Tra gli argomenti trattati in un incontro tra l’amministrazione regionale del Friuli Venezia Giulia e la giunta comunale di San Dorligo della Valle-dolina da un parte si è parlato della deroga concessa dal Governo all’area carsica del Friuli Venezia Giulia per l’ampliamento delle quote di terreni ad uso agricolo, che favorisce le produzioni locali d’eccellenza, in particolare quelle legate al vitivinicolo e all’olio d’oliva, e dall’altra del disagio dei miasmi ambientali provocati dell’oleodotto (Siot) che da Trieste fornisce il Centro Europa, dovuti al tipo di greggio di origine caucasica ricco di zolfo.
Per quel che riguarda la produzioni autoctone di olio di particolare rilevanza la ricerca supportata dalla Regione per l’utilizzo, nell’industria degli integratori, dei polifenoli derivati dell’ulivo: sostanze antiossidanti prodotte in particolar modo dalla pianta della zona carsica come reazione di difesa dal vento di bora.
Sul fronte dei cattivi odori, il problema è al centro di un tavolo permanente. La presenza nel comune di San Dorligo di due importanti insediamenti industriali, come Wartsila e la stessa Siot, non determina delle ricadute fiscali a favore della Municipalità. In tal senso, il Comune a parziale compenso dei cattivi odori sopportati, ha sollecitato la Regione a promuovere un intervento a livello statale affinché il gettito dell’Imu per le attività produttive riservi una quota destinata agli enti locali.