Lo storico Magazzino 26 ha fatto da cornice alla firma del protocollo di intesa per la valorizzazione del Porto Vecchio di trieste, firmato dal presidente del Consiglio Matteo Renzi, il presidente della Giunta del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, il sindaco di Trieste, Roberto Cosolini e il commissario straordinario dell’Autorità portuale di Trieste, Zeno D’Agostino, presente il minsitro dei Beni e delle Attività culturali e del Turismo, Dario Franceschini.
L’accordo fa leva sullo stanziamento di 50 milioni di euro approvato dal Cipe finalizzato alla creazione di un grande attrattore culturale transfrontaliero. L’intervento punta a realizzare, come si legge nel Protocollo, “un esemplare intervento di sviluppo territoriale mediante il recupero e la valorizzazione del patrimonio culturale e paesaggistico”.
Entro trenta giorni, da parte dei soggetti firmatari,verrà impostato un Tavolo senza oneri finanziari coordinato dalla Regione, al quale potranno essere invitati rappresentanti di altre amministrazioni ed enti, con il compito di dare attuazione al Protocollo.
Dopo la firma dell’accordo, il presidente del Consiglio Matteo Renzi ha invitato a “smettere di sprecare il bello che abbiamo nelle nostre incredibili regioni” e ha indicato l’impegno di spendere le risorse per il Porto Vecchio entro il 2017.
Il premier ha manifestato tutta la sua ammirazione per il potenziale dell’area, “un luogo incantato, meraviglioso, impressionante, con 87 edifici” che, ha rilevato, sono “potenzialmente uno più attraente dell’altro”.
Debora Serracchiani ha salutato la firma del Protocollo come il frutto di un lavoro di squadra per il sindaco di Trieste il porto Vecchio potrà diventare un polmone per il futuro economico della regione.
Il commissario D’Agostino ha ricondotto la portata dell’accordo odierno al contesto di un porto, quello di Trieste, che nei primi cinque mesi del 2016 ha contato solo su numeri positivi: primo in Italia con 57 milioni di tonnellate movimentate, primo porto petrolifero del Mediterraneo e secondo porto ferroviario d’Italia con l’ambizione di superare nel primato La Spezia.