“La Protezione civile regionale non la tocca nessuno, è nostra e rimane della Regione Friuli Venezia Giulia”. Questo il secco commento della presidente della regione, Debora Serracchiani, In merito ad alcune interpretazioni del disegno di legge delega al Governo per il riordino del sistema nazionale della Protezione civile, La Serracchiani, intervendo alla base dell’aeronautica militare di Rivolto, sede anche delle Frecce tricolori, in occasasione della giornata del ringraziamento all arptezione civile per aver contribuito al successo delle giornate del 55.mo anniversario della pattuglia acrobatica nazionale , e parlando a centinia di volontari presenti, ha invitato “…a consultare le leggi , che sono chiare e non lasciano spazio ad interpretazioni: la riforma del titolo V non si applica alle Regioni a Statuto speciale, per poterlo fare c’è bisogno di un’intesa fra la Regione e lo Stato. Noi ribadiremo sempre che la Protezione civile è nostra”.
Serracchiani ha anche ricordato che la legge delega sulla Protezione civile che sta scrivendo il Parlamento, “con una bravissima relatrice, l’onorevole Chiara Braga, proprio su richiesta delle Regioni a Statuto speciale, ha stabilito che, nonostante la materia sia di competenza esclusiva dello Stato, la gestione della Protezione civile rimanga in capo alle Regioni e ai Comuni, esattamente come è adesso. Quella legge delega prevede che la Protezione civile rimanga policentrica: con una testa a Roma, il dipartimento nazionale come è sempre stato, ma con tutte le strutture sul territorio di competenza solo dei Comuni e delle
Regioni”.
La presidente, che era accompagnata dall’assessore alla Protezione Civile Paolo Panontin, ha affermato che “il messaggio che sta passando è quello sbagliato, non ci aiuta e ci mette
sulla difensiva: non ne abbiamo bisogno, vi chiedo di continuare a lavorare insieme”.
“Ci sono cose che non possono avere colore politico: la Protezione civile è una di queste e va tenuta fuori”, ha concluso Serracchiani.