12/09/2024

Un’applicazione gratuita per imparare a comportarsi da passeggero informato,in caso di emergenza aerea. E’ scaricabile gratuitamente all’indirizzo http://hcilab.uniud.it/impact e utilizzabile sia con sistemi Android che Apple.
“Prepare for impact” ( è questo il nome della app e forse è un pò inquietante se lo vediamo dal lato della superstizione) è stata realizzata dal Laboratorio di Interazione Uomo-Macchina (HCI Lab) dell’Università di Udine. In pochi giorni è stata installata da 50 mila utenti, soprattutto negli Stati Uniti.

L’applicazione simula in 3D i principali tipi di emergenze. Il suo obiettivo è quello di migliorare la comprensione delle tradizionali istruzioni cartacee fornite dalle compagnie aeree che risultano scarsamente efficaci sui passeggeri.

L’applicazione propone una nuova modalità di apprendimento esperienziale in prima persona delle corrette procedure da seguire in caso di emergenze quali decompressione in volo, collisione a terra, uscita di pista, ammaraggio e atterraggio di fortuna. L’app è anche in grado di simulare le diverse minacce che possono rendere l’evacuazione degli aerei più complessa, come fuoco, fumo in cabina, acqua, uscite inutilizzabili e altre.

Alla base di “Prepare for Impact” c’è uno studio dell’HCI Lab (pubblicato sulla rivista scientifica internazionale “IEEE Transactions on Visualization and Computer Graphics”) che suggerisce come provare delle simulazioni di emergenza 3D come se fossero dei giochi su smartphone e tablet.

Metà dei circa cinquanta partecipanti allo studio hanno utilizzato le istruzioni cartacee tradizionali per imparare la posizione di sicurezza da assumere negli atterraggi di emergenza. L’altra metà ha invece utilizzato l’app mobile “Learn to Brace”, sviluppata anch’essa dall’HCI Lab, in cui l’utente può mettere in posa un passeggero virtuale nella cabina di un aereo di linea in 3D e vedere simulati sul suo corpo virtuale gli effetti dinamici di un atterraggio violento.

I risultati hanno evidenziato una grande differenza tra i due gruppi: circa il 90% dei partecipanti che ha usato l’app ha appreso tutti i dettagli della posizione di sicurezza, mentre la percentuale è scesa al 33% circa nel gruppo delle istruzioni cartacee.

Curiosamente il luogo in cui queste app verranno meno usate è la cabina. «Come molti passeggeri probabilmente non guarderebbero un film su un disastro aereo quando sono in volo – spiega il direttore di HCI Lab, Luca Chittaro – così comprensibilmente questa app avrà più successo quando essi sono a terra. Successo che sta già arrivando soprattutto dagli Stati Uniti, anche con articoli su Time e Popular Mechanics».

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