05/02/2025

Il “Premio Epifania”, giunto alla 65° edizione all’interno delle manifestazioni e degli eventi epifanici che a Tarcento si rinnovano dal 1928, può essere considerato “il Nobel del Friuli” per il concorso di istituzioni che lo sostengono e per le personalità che ogni anno individua per l’assegnazione di un riconoscimento che non è in denaro ma che vuole esprimere l’ammirazione e il ringraziamento dell’intera comunità a chi in ogni campo di attività si è distinto operando a vantaggio del Friuli.

A definirlo così il presidente del Consiglio regionale Piero Mauro Zanin alla presentazione a Udine, nella sede della Regione di via Sabbadini, insieme con il sindaco di Tarcento Mauro Steccato, l’assessora alla cultura Beatrice Follador e il presidente della Pro Loco tarcentina Nazareno Orsini, del programma di iniziative predisposto per la 92esima edizione dell’Epifania Friulana che si svolgerà dal 4 al 6 gennaio.

Tre giornate all’insegna del folclore, delle tradizioni e dei riti più remoti e suggestivi ma aperte all’innovazione e al futuro, proprio attraverso il Premio Epifania che la sera di sabato 4 gennaio sarà consegnato al giornalista e critico Licio Damiani, autore di importanti volumi sull’arte del Novecento in Friuli, e al team formato dalle studentesse Arianna Busolini, Silvia Del Tin e Arianna Nanino della classe 5° CBA, sezione chimica e biotecnologie ambientali dell’Istituto “Arturo Malignani” di Udine per il progetto “GraPen – Inchiostro conduttivo a base di grafene” che le tre ragazze hanno presentato lo scorso marzo alla 31° selezione italiana degli studenti eccellenti per il Concorso dell’Ue dei giovani scienziati e per i più prestigiosi eventi internazionali.

Una grande personalità del mondo culturale come Licio Damiani che ha avvicinato all’arte intere generazioni e tre giovani studentesse che hanno concretizzato un’idea geniale: la scelta della giuria – ha sottolineato Zanin – apre la strada giusta riconoscendo figure esemplari della nostra realtà e nuovi talenti.

Gli organizzatori, oltre a tracciare il profilo dei premiati, hanno illustrato il programma di appuntamenti in calendario: l’incontro, al tramonto della domenica 5 gennaio, dei “pignarulars” (gli uomini che allestiscono le cataste e le pire e accendono i falò sui monti, sui colli e nelle borgate intorno a Tarcento) con il Vecchio Venerando, per ricevere da lui il fuoco per l’accensione del pignarul epifanico e, quindi, il loro corteo con la festosa fiaccolata per le strade del centro e la spettacolare corsa dei carri infuocati per la conquista del Palio dei Pignarulars; il 6 gennaio, sul far della sera il corteo storico a ricordo delle antiche epifanie medievali e la salita del Vecchio Venerando lungo l’erta di Coja per l’accensione del Pignarul Grant, cui seguirà l’accensione sui colli intorno di tutti gli altri fuochi.

“Tutti guardano a questo vaticinio per immaginare quale può essere il futuro: questo appuntamento fa di Tarcento la capitale dell’Epifania in Friuli Venezia Giulia”, ha concluso Zanin augurando che le iniziative e il Premio, in primis, contribuiscano a far crescere la coscienza del Friuli di poter rappresentare un esempio importante anche in un’ottica europea.

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