12/09/2024

Questa amministrazione regionale ha operato per non avere più poste puntuali né nello sport né nelle attività culturali, un fenomeno che penalizzava chi non riusciva a farsi sentire dalla politica. Lo ha detto l’assessore regionale Gianni Torrenti, a margine della discussione in consiglio regionale dedicata alla Legge di stabilità 2018. Quelle pochissime poste puntuali rimaste in piedi  sono  previste dalle leggi vigenti.
Eccezioni, come ha spiegato Torrenti, che possono  riguardare esclusivamente alcune situazioni estremamente particolari, quelle connotate dal carattere dell’urgenza o della dimensione dell’evento. “In tal caso – ha detto l’assessore – viene previsto un intervento mirato, come quello per la costruzione di un museo o per un’opera di salvaguardia. Ad esempio non si può indire un bando per tutti i Tram di Opicina, dal momento che ce n’è solo uno, così come unico è il Giro d’Italia. E queste non si possono certo chiamare poste puntuali”.

Facendo un paragone con l’ultima parte della precedente legislatura, Torrenti ha evidenziato l’abbattimento delle poste puntuali dello sport da 55 a zero e sulle attività culturali da 150 a nessuna.

“Si tratta di un risultato importante – ha commentato Torrenti – perché conferisce maggior certezza da una parte ai soggetti beneficiari di essere finanziati in modo adeguato, dall’altra alla comunità di poter fruire di un’offerta di qualità”.

“In questi ultimi cinque anni abbiamo raddoppiato le risorse disponibili, investendo tantissimo in cultura e sport e i risultati sono visibili – ha concluso l’assessore – nel livello di benessere dei cittadini del Friuli Venezia Giulia”.

Share Button

Comments are closed.