01/02/2025

“Una nave da crociera consuma un sesto dell’energia elettrica di Trieste, quindi due navi attraccate chiedono il 33% del consumo energetico dell’intera città, ha affermato il presidente dell’Autorità di sistema portuale de mare Adriatico orientale, Zeno D’Agostino, nel suo intervento al congresso della Uil di Trieste sul tema della transizione energetica e del Pnrr applicato al porto di Trieste e Monfalcone. Secondo quanto riportato l’agenzia DIRE. De Agostini ha precisato che a scenario definitivo, concluso il Pnrr, il consumo solo del porto dovrebbe assestarsi sui 150-160 Megawatt a fronte di un consumo dell’intera città di Trieste pari a 150 Megawatt.Quindi ci sarà un raddoppio della domanda energetica della città”. La transizione energetica e il Pnrr applicato al porto di Trieste e Monfalcone prevede l’elettrificazione delle banchine per eliminare l’inquinamento delle navi durante le operazioni portuali.

“Abbiamo già aperto un tavolo con Acegas-Hera e Terna- continua D’Agostino- e ci è stato detto che per 30-40 Megawatt si tratterà di una razionalizzazione delle capacità energetiche di quanto già attivo a Trieste; per il resto loro stanno già pianificando tutte le infrastrutture per portare l’alta tensione in porto”.

Quando si parla di aumento della tecnologia, robotizzazione, e ammodernamenti in cui si sostituiscono le persone con macchine, si consuma energia

elettrica, evidenzia il presidente. “Quindi stiamo già lavorando per rispondere a quella domanda energetica, e per far arrivare nei tempi del Pnrr l’energia

che serve al porto. Il problema è che non possiamo pensare solo all’energia, ma dobbiamo pensare all’energia green perché altrimenti l’impatto dell’inquinamento delle navi viene solamente trasferito da qualche altra parte”, sottolinea D’Agostino.

Da due anni, nell’ambito della trasformazione della Ferriera di Servola che convertirà una parte dell’acciaieria in lavorazioni non inquinanti, liberando un’altra parte all’espansione del porto, l’Authority ha incontrato tutta una serie di soggetti che hanno impianti di produzione di idrogeno con fotovoltaico

ed elettrolisi. “Quindi abbiamo in mente progetti importanti di razionalizzazione energetica, produzione dell’energia, per non essere soltanto consumatori- prosegue D’Agostino-. Uno di questi progetti finanziato all’interno del Pnrr dal ministero della Transizione ecologica è la sostituzione della rete energetica, con la creazione di una ‘smart grid’ del porto. Questa permetterà alle nuove navi e treni, che saranno anche produttori di elettricità e non solo consumatori, di dare energia alla rete, non solo di riceverla”.

Tutto questo progetto dovrà necessariamente essere ‘green’, conferma D’Agostino a un delegato della Uil. E conclude: “Siccome vogliamo portare il porto a essere autonomo nella circolarità del consumo e produzione di energia, e parliamo di porto e zone industriali di Trieste e Monfalcone, grazie a un investimento stiamo pianificando tutta una serie di soggetti di produzione di energia di tipo carbon-free”.

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