29/11/2023

Quanto sia vasto e variegato il panorama dei modi in cui si possa declinare la lussuria ce lo descrivono ed offrono i portali a luci rosse che, ad accessibilità libera e gratuita, sono popolarissimi…ma non si dice, sono consultatissimi… ma non si dice.

Portali che rispecchiano la quint’essenza dell’ipocrisia sociale ed aspettano solamente che qualche coraggioso si faccia avanti nel sfruttarli apertamente dal punto di vista pubblicitario.
A dirla tutta, qualcuno si è già fatto avanti… nientepopodimeno che la Diesel che, nella sue nuove strategie marketing, punterebbe proprio agli affollatissimi porno-portali. Dell’idea è entusiasta il patron del famoso brand, Renzo Rosso, perchè questa “‘ è una cosa molto Diesel”.

Sul piano dei numeri non si può non dar ragione a questa azienda, da sempre all’avanguardia nelle scelte ( poi bisognerebbe capire sul senso più ampio di questo essere all’avanguardia, quando si ricorre al mondo internet del porno per raggiungere il pubblico). Sta di fatto che l’asciutta realtà è quella delle grandi cifre, al di là di qualsiasi retorica moralistica.

E intanto ogni anno una di queste piattaforme dell’hard in tutte le salse (e posizioni) possibili, e ci riferiamo a Pornhub, si diletta a fornire numeri statistici sulla italica frequentazione del portale.
pornhub-traffico-italia-03

Dalla tabella relativa al decremento o incremento della navigazione, calcolato in secondi, il Friuli Venezia Giulia svetta in classifica, tallonato a pari merito dal Veneto, Emilia Romagna e Lazio. Fanno parte della pattuglia di regioni che incrementano la navigazione anche la Lombardia, la Sardegna, il Sud Tirolo, il Trentino Alto Adige, Marche e Piemonte. Fatta salva qualche eccezione, il nord italia è più porno. Sullo spartiacque tra incrementi e decrementi c’è la Toscana e, dalla tabella, si può vedere che al sud diminuisce il tempo di navigazione su questo portale. E’ la Campania che primeggia in questo senso, seguita in ordine da Calabria, Molise, Puglia, Sicilia, Basilicata, Abruzzo, Val d’aosta, Liguria ed Umbria..perchè anche il sud ha le sue eccezioni.

L’andamento statistico è buona materia per le valutazioni sciologiche. Il sud ha meno bisogno di dilettarsi sui siti porno mentre il nord va in direzione opposta? questione climatica o di climax? in particolare per Friuli Venezia Giulia e Veneto…neanche i luna park oltre confine calmierano il sesso online? già…ma quello costa…internet è domesticamente “a gratis”.

GFB

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