13/09/2024

È arrivata la conferma questa mattina. Al Comune di Palmanova è stata recapitata comunicazione ufficiale: l’ICOMOS, organismo consultivo dell’UNESCO, ha valutato positivamente la proposta di candidatura de “Le opere di difesa veneziane tra il XV ed il XVII secolo” per l’iscrizione nella Lista del Patrimonio Mondiale.

Degli undici siti presenti nella candidatura, sei sono stati ritenuti più significativi a rappresentare i sistemi difensivi “alla moderna” della Repubblica di Venezia, di terra o di mare: Bergamo, Palmanova e Peschiera del Garda per l’Italia, Zara e Sebenico in Croazia e Cattaro in Montenegro. Gli altri sono ad ora esclusi.

“Questa ulteriore conferma ci riempie di gioia ed entusiasmo. Era una tappa fondamentale, un passaggio complesso nell’iter di valutazione e da oggi l’abbiamo superato. Palmanova, assieme a tutti i partner del sito transnazionale, ha fatto un passo decisivo verso il riconoscimento UNESCO. Ora continueremo a lavorare fino all’appuntamento decisivo di Cracovia” commenta il Sindaco Francesco Martines. “Ringraziamo la Presidente Debora Serracchiani perchè nel lungo e difficile percorso svolto fino adesso un ruolo fondamentale è stato svolto dalla Regione”.

“Sono davvero molto soddisfatta. Questo conferma la validità del grande lavoro di squadra che abbiamo svolto fino ad ora a Palmanova. Un grande riconoscimento per la significativa crescita culturale di tutta la comunità” aggiunge Adriana Danielis, vicesindaco della città stellata.

Dopo un lungo e laborioso processo di valutazione, questo parere favorevole varrà come forma di Raccomandazione per il Comitato del Patrimonio Mondiale all’UNESCO, che assumerà la decisione definitiva sulla candidatura nel corso della 41esima sessione che si terrà a Cracovia dal 2 al 12 luglio 2017.

“La valutazione favorevole dell’Icomos, è un fortissimo segnale che premia il lavoro svolto fin qui da Regione e Comune. Manteniamo intatto l’impegno a fare della Città stellata un centro d’attrazione turistico, storico e culturale di prima grandezza, inserita a pieno titolo negli itinerari europei”.

Lo afferma la presidente del Friuli Venezia Giulia, Debora Serracchiani, in merito alla comunicazione del ministero dei Beni e delle Attività culturali con cui è stata resa nota la valutazione dell’Icomos,

“Proseguiamo con slancio – ha indicato Serracchiani – assieme a tutti i partner italiani, croati e montenegrini il percorso della candidatura transnazionale. Per il Friuli Venezia Giulia ha un significato particolare che l’Adriatico e il suo hinterland siano collegati da un percorso che assegna un valore unificatore a opere un tempo destinate a funzioni militari”.

La valutazione dell’Icomos raccomanda l’iscrizione per il sito di Palmanova, assieme a quelli di Bergamo (capofila) e Peschiera del Garda in Italia, di Zara e Sebenico in Croazia e di Cattaro in Montenegro. Tra la decina di siti presenti nella candidatura, che aveva ottenuto il via libera della Commissione nazionale Unesco il 22 gennaio 2016, quindi, solo sei sono stati ritenuti ad oggi più significativi a rappresentare i sistemi difensivi.

La valutazione favorevole è espressa in forma di raccomandazione per il Comitato del Patrimonio mondiale Unesco, che assumerà la decisione definitiva sulla candidatura nel corso della 41. sessione in programma a Cracovia dal 2 al 12 luglio prossimi. Una valutazione favorevole che il Mibact considera “un’ulteriore importante tappa del processo di approvazione della candidatura” per l’iscrizione nella lista del Patrimonio mondiale.

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