19/08/2024

di Gianfranco Biondi

Confcommercio Udine annuncia la sospensione di ogni collaborazione con il comune di Udine per la notte Bianca, alla quale si aggiunge una serrata dalle ore 18 dell’8 luglio. L’azione – come si precisa nella nota emessa – è la risposta alla decisione del comune di vietare la vendita di alcoolici per asporto dalle ore 21 sul territoio udinese, anticipato alle ore 18 per la zona di Borgo Stazione e la somministraziione di alcoolici dall’una di notte sull’intero territorio udinese, a seguito dell’uccisione in pieno centro a Udine dell’imprenditore Shimpei Tominaga. La protesta trova motivazione nella mancanza di risultati dei provvedimenti presi dall’amministrazione.

Ci sono pochi dubbi sul fatto che i provvedimenti presi siano dannosi per gli affari dei commercianti e, al di là degli obiettivi imprenditoriali, minano ulteriormente il già difficile ruolo di animatori del tessuto urbano, già messo in crisi da altri fattori.

Un problema, però, da risolvere insieme e non sulla spinta di fastidiosi ricatti e contrapposizioni, per giunta, basati su enunciazioni di principio tutte da dimostrare…cosa vuol, dire, per esempio che la …”l’associazione stia lavorando con gli obiettivi della sicurezza per i cittadini e della tutela «del nostro lavoro, dei nostri locali, dei nostri collaboratori e delle loro famiglie»? E cosa vuol dire “siamo una delle componenti che può contribuire a contenerlo ( il problema della violenza in strada), nel nostro ruolo di sentinella sul territorio, i primi a poter segnalare alle forze dell’ordine comportamenti sospetti”? Se è vero che i commercianti ed esercenti non devono essere considerati parte del problema e quindi pagarne le spese, è altrettanto vero che il compito di “sentinella” non rientra nella competenze di camerieri e gestori, a meno che non decidano di rischiare malamente la propria incolumità e quella del locale”…Sì, perché siamo a questo punto: la situazione sta degenerando da tempo… I ripetuti episodi di violenza , che i commercianti dichiarano accaduti anche dopo l’assunzione delle restrizioni sull’alcool, andrebbero contenuti, per ora, e in attesa di “rimedi sociologici”, con un massiccio intervento dei presidi d’ordine e delle ronde professionali e non di un volontariato che lascia il tempo che trova e che mette pure a rischio le perspone che lo fanno. Vedi l’esempio del povero “”Tominaga”

la nota integrale di seguito

Lunedì 8 luglio dalle 18 la serrata dei pubblici esercizi di Confcommercio Udine

Pigani: «Notte Bianca senza la nostra collaborazione»

Una serrata dei locali pubblici, dalle 18 dell’8 luglio e per tutta la notte. L’uscita da tutte le forme di collaborazione con il Comune che

erano state previste per la Notte Bianca. Sono le due iniziative promosse dai pubblici esercenti aderenti a Confcommercio, riuniti lunedì pomeriggio dal responsabile Giovanni Pigani nella Sala Valduga della Cciaa Pn-Ud per fare il punto della situazione a seguito dell’omicidio di Shimpei Tominaga, imprenditore giapponese che si era da tempo perfettamente integrato in città. Erano presenti anche il direttore generale di Confcommercio provinciale Lorenzo Mazzolini, il consigliere mandamentale udinese Rodolfo Totolo e il capogruppo di Confcommercio Fipe provinciale Antonio Dalla Mora, che ha sottolineato come l’associazione stia lavorando con gli obiettivi della sicurezza per i cittadini e della tutela «del nostro lavoro, dei nostri locali, dei nostri collaboratori e delle loro famiglie».

Nel dibattito è entrata anche l’ordinanza che penalizza i pubblici esercenti di Udine, vietando loro la vendita di alcolici da asporto nei locali pubblici a partire dalle 21 (dalle 18 in borgo stazione) e la somministrazione dall’una di notte a Udine. È emerso che il provvedimento non sta dando risultati e la categoria ufficializza per questo la richiesta al Comune di ritirarla. «La scorsa settimana – spiega Pigani –, nell’incontro promosso dal presidente Giovanni Da Pozzo in Camera di Commercio, il prefetto mi ha invitato ad avviare un dialogo con il Comune per la miglior gestione dell’ordinanza. È stata un’importante apertura, che ha puntato a cercare di trovare una soluzione e che abbiamo molto apprezzato. Dopo giorni in cui gli episodi di violenza si sono ripetuti, non possiamo fare altro che invitare l’amministrazione al passo indietro».

«Una volta ancora – prosegue Pigani – abbiamo concordato sul fatto che non possiamo essere considerati parte del problema, ma, al contrario, siamo una delle componenti che può contribuire a contenerlo, nel nostro ruolo di sentinella sul territorio, i primi a poter segnalare alle forze dell’ordine comportamenti sospetti. Contiamo dunque che il Comune, preso atto dell’inutilità del provvedimento, che non sta dando alcun frutto, ci ripensi e restituisca a tante nostre attività la possibilità di svolgere il proprio lavoro negli orari consueti e con la solita, garantita responsabilità. Nell’attesa, come atto di protesta e di solidarietà verso tutti i gestori penalizzati, riteniamo doveroso annullare le forme di collaborazione con il Comune per la Notta Bianca e programmiamo una serrata proprio nel giorno in cui il Comune riunisce un consiglio straordinario sulla sicurezza».

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