“Il ministro Franceschini ha formulato un’ipotesi fondata e ragionevole, che tiene conto delle esigenze di tutela ambientale di Venezia e anche della vocazione crocieristica di Trieste”. Lo ha affermato Debora Serracchiani, presidente del Friuli Venezia Giulia, commentando le parole del ministro dei Beni culturali, Dario Franceschini, in merito all’opportunita’ che “il turismo delle grandi navi” utilizzi come hub il Porto vecchio di Trieste. IL ministro si è presentato agli stati generali del turismo sostenibile, a Portici (Napoli), con la foto di una grande nave nel porto di Venezia. Che gli è servita per porre il quesito se non abbia più senso utilizzare il porto di Trieste come Hub”
Per Serracchiani “va trovata una soluzione per le grandi navi di Venezia, dove c’è un’oggettiva saturazione, e questa soluzione potrebbe venire dallo scalo di Trieste. C’è molto spazio per collaborare e ogni opportunità dovrebbe essere esplorata con apertura”.
“L’accelerazione data agli interventi ferroviari sulla tratta Venezia-Trieste – ha continuato Serracchiani – cambiera’ molto lo scenario della mobilita’ nell’Alto Adriatico, e dovrebbe spingere verso l’integrazione dei poli logistici e turistici, individuando il vantaggio rapppresentato dalla complementarieta’ dei ruoli. Trieste e Venezia, dove evidentemente le navi continueranno ad arrivare, possono essere un esempio virtuoso di questo tipo di integrazione”, ha concluso.
Di diverso avviso la posizione espressa dal governatore del Veneto Luca Zaia e della capogruppo Dem in Consiglio regionale veneto, Alessandra Moretti (Pd), in un indeito asse PD-LN. Per Zaia una prospettiva del genere pone a rischio migliaia di posti di lavoro e una buona parte del PIL veneziano. Per la Moretti l’uscita del ministro sembra non tener conto dello sforzo comuneche sia a livello locale che nazionale si sta facendo per salvaguasrdare le attività portuali veneziane e tutelare l’ambiente