10/09/2024

Domani – venerdì 6 – alle ore 19, a Palazzo Attems Petzenstein di Gorizia si terrà una visita guidata con i curatori alla mostra “Italia Sessanta. Dal boom al pop”, con un Dj set che accompagnerà i visitatori sulle note degli anni Sessanta. Brindisi finale curato del Movimento Turismo del Vino Friuli Venezia Giulia. Biglietto intero 6 euro, ridotto 3 euro, supplemento visita guidata 2 euro (max 20 persone).

Sabato 7 settembre, a partire dalle ore 18:00, Palazzo Attems Petzenstein ospiterà Mal, una delle voci più iconiche del rock italiano, per una serata all’insegna della musica e della nostalgia.

Un connubio perfetto tra arte e musica. La mostra, che esplora le trasformazioni sociali, culturali e artistiche degli anni ’60, offre un quadro completo di un’epoca di grandi fermenti. Arte, moda, design e musica si intrecciano dando vita a un racconto appassionante di un decennio che ha segnato profondamente la nostra storia.

La visita guidata della mostra, in programma alle ore 18:00, sarà un’occasione unica per immergersi nelle atmosfere dell’epoca, ammirando le opere di grandi artisti e designer che hanno contribuito a definire lo stile di un’intera generazione. La musica risuona nella sala “Beat” che accoglie mangiadischi 45 giri, radio e juke box e persino la leggendaria chitarra 12 corde di Shel Shapiro.

Alle ore 19:00, Mal prenderà il microfono per presentare il suo libro e per un’intervista con il giornalista Alex Pessotto che ripercorrerà la sua straordinaria carriera. A seguire, dal vivo, un medley dei suoi più grandi successi, in collaborazione con Event4You, farà rivivere le emozioni di un’epoca indimenticabile.

Mal, nome d’arte di Paul Bradley Couling, è stato uno dei protagonisti della scena musicale italiana degli anni ’60 e ’70. Con i Primitives, e poi da solista, ha conquistato il pubblico con brani indimenticabili come “Pensiero d’Amore”, “Treno che Corri” e la celebre sigla di “Furia”. La sua musica, un perfetto connubio tra melodia e rock, ha accompagnato la crescita di generazioni di italiani. L’occasione da non perdere di vivere un’esperienza unica che unisce l’arte, la moda, il design e la musica di un’epoca che continua ad affascinarci.

(guarda il servizio)

La Ferrari 275 gtb del 1965 e la Lamborghini Miura. Sono propio all’ingresso di palazzo Attems Petzenstein una reale e l’altra in fotografia (per motivi di spazio)e vi racconterenno del famoso anedotto nel rapporto tra Enzo Ferrari e Lamborghini che portò alla nascita della miura, condensato di design in risposta all’eleganza suadente della 275 gtb. Due simboli scelti per introdurre agli anni più “mitici” del secolo, i Sessanta. Anni di pesanti contrasti sociali e di tumultuosa, effervescente creatività. A cambiare è il modo di vivere, abitare, lavorare, vestire, amare e gestire il tempo libero. A Gorizia, la mostra “Italia Sessanta. Arte, moda e design. Dal Boom al Pop” offre l’imperdibile opportunità di compiere un viaggio dentro il più effervescente e complesso decennio del ‘900,

La mostra, in corso a palazzo Attems-Pezenstein, si chiuderà il 27 ottobre e ha già superato i 4500 visitatori, eterogenei per età anagrafica e per lo più entusiasti per esserti ritrovati nell’arredo e nelle suggestioni del loro passato personale o per la curiosità che i più giovani hanno tradotto in un fiume di domande.

La mostra presenta oggetti iconici, provenienti per lo più da collezioni private, che incontriamo, anzi che ci vengono incontro per la loro potenza, nelle varie sale espositive, a testimoniare un’epoca complessa di mutamenti sociali e polici, in cui la libertà creativa ha trovato espressione nelle più incredibili sperimentazioni del design.

L’invenzione della plastica, avvenuta in questo decennio, è stata determinante per la spinta creativa, che ha contagiato arte, design, moda, spettacolo e musica, in un orizzonte generativo e miscelatorio rivoluzionario, arrivando a re-immaginare le forme, anche quelle degli strumenti musicali, delle macchine, dell’abbigliamento e di complementi dell’arredo, che ancora oggi sono icone del desiderio per i collezionisti e nostalgici, Dal motorino Ciao alla graziella, dalla minigonna ai televisori brionvega, alla musica e agli apparecchi per riprodurla..

La mostra Italia Sessanta , dal boom al pop, arte moda design, è stata organizzata dall’ERPAC, Ente Regionale per il Patrimonio Culturale del Friuli Venezia Giulia, attraverso la curatela di Carla Cerutti, Enrico Minio Capucci, Raffaella sgubin e Lorenzo Michelli, come quella precedente degli anni 50 che ha fatto 12 mila vistatori e forse la futura per gli anni 70, che si sta meditando. I curatori hanno anche voluto arricchire la parte espositiva con un prezioso catalogo da non lasciarsi scappare e diversi eventi a tema, dalle conferenze a momenti ludici, come la serata danzazante a tema anni ’60 con twist e rock’n roll andata in scena con dj Mariano, nel salone d’onore di palazzo Attems Pezenstein, abbinata ad una degustazione di vini di qualità e offerta subito dopo la visita guidata alla mostra.

Il crossover tematico, volendo parlare di creatività anche nell’ambito dei progetti espositivi, è una strada già iniziata con la precedente mostra sugli anni ’50, e si inserisce in una diversa visione del museo, temporaneo o permanente che sia, aprendosi ad un più ampio coinvolgimento emotivo del visitatore.

Share Button

Comments are closed.