Pensato per la giornata internazionale della Terra del 22 aprile, il nuovo brano “L’unica che c’è” è del colto e raffinato musicista Nicola Milan, rappresenta il risveglio della coscienza ambientale nell’uomo. Ad intonarlo magistralmente è il coro VocinVolo- Ritmea, diretto da Lucia folleder , una cinquantina di voci bianche che conta numerose esibizioni in italia e all’estero, nonché collaborazioni con artisti di fama internazionale, quali Paolo Fresu e Giò di Tonno. Per la parte strumentale lo stesso autore del testo e delle musiche, Nicola Milan al pianoforte e fisarmonica, Alessandro Turchet al basso elettrico, Pietro Sponton alle percussioni, con registrazioni efettuate presso Artesuono Recording Studios.
“L’unica che c’è”nasce piano, come una voce indistinta che inizia a farsi sentire. Via via, la consapevolezza aumenta: il pianeta brucia, si scioglie, diventa sempre più grigio, è in ginocchio.
In un crescendo musicale e di immagini, la voce della coscienza si sente ora forte e chiara: “ama la tua Terra!”.
Quell’uomo che non conosce misura quando inquina, se vuole restituire il più possibile intatta ai suoi figli l’unica e meravigliosa casa che ha, deve invertire la rotta. Il richiamo al rispetto della natura è atavico e il finale del brano lo rispecchia. Alla singola voce che intona il mantra “perché è l’unica che c’è”, si intrecciano le altre con echi quasi tribali: se una persona può fare qualcosa, il gruppo può davvero salvare la Terra.
Nicola Milan ha calcato numerosi palchi in Italia e all’estero, proponendosi principalmente con composizioni proprie. Con il Quinteto Porteño, di cui è il fondatore, ha pubblicato quattro album, tra cui “Desiderata” e “Rinascimento” (disco della settimana su Radio Rai 3), ottenendo ampio apprezzamento da pubblico e critica. Da solista, ha all’attivo un album di brani originali per pianoforte “Come una figura nella nebbia”,: un viaggio emotivo intriso di passione per la vita.